Calcio

Nazionale, Bonucci: “In Italia pochi talenti. Balotelli? Non ci servono primedonne”

Leonardo Bonucci - Juventus 2015/2016 - fotomenis.it

Leonardo Bonucci ha parlato quest’oggi ai microfoni dei cronisti nella sala stampa di Coverciano. Il difensore della Juventus è assolutamente motivato, nonostante quest’anno abbiamo già vinto molto con il suo club. “Noi juventini siamo pronti a metterci a disposizione del commissario tecnicoConte e dei nuovi compagni – ha esordito il centrale bianconero – Abbiamo la fortuna di avere un gruppo di grandi uomini, oltre che di grandi calciatori. La nostra mentalità vincente è a disposizione della squadra, ma poi c’è anche un allenatore che ce la trasmette. Noi vogliamo continuare a sognare, cercando di ripetere in nazionale ciò che abbiamo fatto con il club. Ho grande voglia di confrontarmi contro grandi giocatori e grandi nazionali: vincere in maglia azzurra sarebbe ancor più bello e appagante. Ci siamo andati vicini quattro anni fa (finale persa con la Spagna, ndr). Ad oggi siamo in seconda o terza fila: se occupiamo un ranking così basso c’è un motivo”.

Bonucci spiega quali siano, secondo il suo punto di vista, i motivi che hanno portato al declino dell’Italia campione del mondo a Germania 2006: “Quest’ultimo decennio e’ stato in discesa per i colori azzurri a livello di qualità e talento. Ne sono venuti fuori pochi: sono mancati i giocatori che potessero rimpiazzare quelli bravi che c’erano in passato. Dobbiamo esser bravi a lavorare sui settori giovanili – ha spiegato il difensore –  Balotelli? È  sempre stato tutto nelle sue mani. Doveva essere intelligente e cambiare ma non l’ha ancora fatto. In una Nazionale come questa non è fondamentale il singolo, ma la squadra: non c’è tempo per le prime donne, bisogna essere dei carri armati a disposizione l’uno dell’altro e sacrificarsi per il compagno“.

Infine, una battuta sul successore di Conte sulla panchina azzurra: “Non è una cosa che riguarda noi calciatori. Adesso siamo orientati e focalizzati su questo Europeo, su questa grande competizione. Credo che il c.t. che verrà scelto per il dopo Conte debba continuare su questo tipo di percorso tecnico-tattico. Ventura? Gli devo dire grazie perché a Bari ha avuto il coraggio di buttarmi nella mischia insieme a Ranocchia. Se dovesse essere lui il ct futuro porterà un’idea ben precisa di gioco ed è questo a mio avviso ciò che ci serve“, ha concluso Bonucci.

SportFace