Calcio

L’infettivologo Galli: “Dobbiamo riaprire le scuole, non gli stadi”

Curva Sud Roma
Tifosi Roma - Foto Antonio Fraioli

“Mi pare sacrosanto: dobbiamo aprire le scuole, non gli stadi. Capisco che togliere i circenses agli italiani possa dispiacere, ma dal punto di vista scientifico portare il pubblico negli impianti sportivi può avere gli stessi effetti che abbiamo visto nelle discoteche”. Queste le dichiarazioni del professor Massimo Galli, responsabile di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, in merito alla riapertura degli stadi. Proprio ieri il dottor Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, aveva spiegato che la priorità è quella di riaprire le scuole, mentre il pubblico sugli spalti può aspettare: “Miozzo ha ragione, tra scuola e stadi non ci dovrebbe essere gara. Il calcio è uno spettacolo non essenziale che può essere fruito anche da casa. Come per le discoteche, qualsiasi situazione che determina un ammassamento di persone è insidiosa. Puoi tenere le persone distanziate all’interno dello stadio, ma non riesci a farlo all’entrata e all’uscita”, ha concluso il professor Galli.

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