Finalmente ci siamo. Dopo circa due mesi di stop e una serie di gare determinanti non giocate, su tutte le due col Bayern in Champions, Giorgio Chiellini è pronto a tornare sul rettangolo di gioco. “Ora sto bene, spero di rientrare sabato e non fermarmi piu’ fino a meta’ luglio – si augura il difensore bianconero ai microfoni di Mediaset e Sky – L’anno scorso avevo saltato solo una partita, purtroppo quella più importante della stagione (la finale di Champions contro il Barcellona, ndr), ma firmerei per saltare una sola partita in un anno per infortunio. Purtroppo in questa stagione non é stato tanto il primo, quanto il secondo che sarebbe stato da evitare, perché sono mancato in un momento cruciale e non è bello star fuori sapendo che la squadra avrebbe bisogno di una mano in più. Devo fare un grande plauso ai miei compagni che in questi due mesi hanno mantenuto e aumentato il vantaggio sul Napoli, pareggiando una sola partita e sfiorando una qualificazione che avremmo ampiamente meritato contro la seconda squadra più forte del mondo. Arriva ora il momento più determinante – prosegue il difensore azzurro – Mancano otto gare di campionato e la finale di Coppa Italia ed e’ meglio essere davanti e avere il destino nelle proprie mani piuttosto che ricorrere. Puntiamo a vincere tutto, sapendo che non sarà facile, non facciamo tabelle e progetti a lungo termine, ma pensiamo di partita in partita. Veniamo da un periodo straordinario, nel quale abbiamo dimostrato di essere i più forti e di meritare la posizione che occupiamo in classifica, ma dietro abbiamo avversari che non mollano e una squadra che sta facendo un campionato straordinario. Sta a noi tenerla il più lontano possibile. Quando si deciderà il campionato? Tardi, probabilmente dopo il week end del 24-25 aprile, quando noi giocheremo a Firenze e il Napoli a Roma si potranno avere dei risultati quasi definitivi”.
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Gli obiettivi di squadra sono importanti, ma al centrale bianconero mancano giusto tre partite per raggiungere quota 400 presenze con la Juventus. “Un traguardo davvero significativo anche se quest’anno non è ancora arrivato il gol. L’anno scorso ne ho segnato uno speciale, in una finale in cui ho avuto la fortuna di alzare il primo trofeo da capitano e di poterlo dedicare a mia moglie in attesa e alla bambina che stava arrivando. Spero di poter aiutare la squadra, perché al di la’ della gioia personale, alcuni gol dei difensori su palla inattiva sono quelli che aiutano a sbloccare il risultato in certe partite. Quindi la speranza non è tanto segnare, quanto fare un gol importante che ci aiuti a vincere lo scudetto”.
Il difensore poi si sofferma su due giovani bianconeri quali Paulo Dybala e Daniele Rugani. “Paulo è un talento straordinario. Lo avevamo già visto lo scorso anno, ma quando hai l’occasione di allenarti insieme ti rendi davvero conto del reale valore di un giocatore. Sta crescendo mese dopo mese e ha un grande futuro davanti, soprattutto perché è un ragazzo intelligente e molto pacato. Daniele invece è cresciuto molto e sta seguendo il giusto percorso per un ragazzo che dovrà vivere dieci, quindici anni di Juventus. Quando si arriva qui non si può pretendere di giocare tutte le partite alla prima stagione, e’ capitato così anche a me. La sua crescita e’ costante ed e’ sotto gli occhi di tutti e deve solo continuare così”.
Infine una battuta anche su Massimiliano Allegri, suo allenatore e compaesano. “È una persona molto intelligente che dà tranquillità alla squadra. E poi solo gli allenatori riescono a vedere certe sfumature per le quali e’ giusto mandare in campo un giocatore o tenerlo ancora fuori. E Allegri in questi anni ha dimostrato di avere una grande capacita’ di lettura di certe situazioni”.