Calcio

Italia, Gravina: “Playoff terno al lotto, ma la squadra è speciale”

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina - Foto Antonio Fraioli
Continueremo a godere del momento di gioia della Coppa. Ma a marzo abbiamo un appuntamento importante che sta creando qualche tensione, a mio avviso immotivata, la squadra è speciale, ha riscoperto dei grandi sentimenti e ha avvertito l’entusiasmo di tutto il paese. I playoff saranno impegnativi ma potremo superarli tutti insieme“. Così Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha parlato dei playoff che aspettano la Nazionale di Mancini per la qualificazione ai Mondiali 2022 in Qatar. “La Federazione ha messo in sicurezza tutto il comparto economico – ha aggiunto Gravina nel corso di una conferenza nella sede della LND Sicilia, a Ficarazzi (Palermo) -. Adesso dobbiamo sul campo dare delle risposte“.

MONDIALI – “Noi vogliamo andare in Qatar, come si aspettano tutti i tifosi – ha proseguito Gravina -, ma nel mondo del calcio basta poco. Se sprechi due jolly importanti non dipende dalla nostra capacità organizzativa e gestionale. Lo sport è questo”. “Mi rimetto all’ottimismo di Roberto Mancini. Non mi toglie le preoccupazioni che ho, so che è un terno al lotto e sarà difficile. Forse la consapevolezza del momento di difficoltà ci darà maggiori energie per superare il turno” ha aggiunto Gravina.

CAPIENZA STADI – Gravina ha parlato anche della capienza consentita negli stadi, che visto l’aumento di contagi potrebbe essere ridotta dal governo.  “Dobbiamo difendere la capienza al 75%. In molti hanno spinto per il 100% ma li ho spinti alla cautela – ha detto il presidente della Figc -. Mi auguro che il governo difenda questa posizione per non chiudere gli stadi nuovamente ma consentire a chi è vaccinato di poter avere accesso allo stadio. Dobbiamo essere più responsabili, in certe partite vedo che si violano i protocolli. È assurdo che le società debbano pagare per la mancanza di rispetto di alcuni tifosi che non mantengono le distanze prescritte. Se continuiamo a vedere queste immagini io ho la sensazione che poi ci sarà un provvedimento diverso“.

RIFORME – “Io parlo di riforme del calcio, non dei campionati – ha spiegato poi il numero uno della Figc -. Serve anche una riforma culturale e capire cosa effettivamente è il calcio. Serve sostenibilità e stabilità. Questi concetti ci portano a ragionare sul numero di squadre. La mia preoccupazione è raffreddare il sistema“. “Vanno riviste promozioni e retrocessioni e rivedere il concetto di dilettantismo, nel quale va trovata una formula nuova” ha concluso Gravina.

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