Calcio

Gattuso non ci sta: “Io razzista e omofobo? La mia storia parla per me”

Rino Gattuso
Rino Gattuso - Foto Antonio Fraioli
La mia storia parla per me. Io razzista? Io omofobo? Io xenofobo? Io machista? Ma siamo impazziti? Qui è ora di darsi una calmata“. Rino Gattuso interviene sulle pagine de La Gazzetta dello Sport per replicate alle dure accuse arrivate dalla Spagna. Il tecnico italiano infatti è dato in arrivo al Valencia, ma l’ex presidente del club Miguel Zorio ha avviato una campagna per fermare il trasferimento. “Allora cominciamo a spiegare – ha detto Gattuso -. La frase sulle donne, pronunciata al momento dell’ingresso nel calcio di Barbara Berlusconi, voleva essere una difesa dell’operato di Galliani che era stato accantonato in malo modo. Razzista io? E allora perché avrei fatto acquistare, quand’ero al Napoli, Bakayoko? Mai avuto nulla contro i giocatori di colore, molti dei quali sono stati miei compagni di squadra e amici“.

Che cosa sanno di me questi signori che parlano di razzismo, questi leoni che si nascondono dietro una tastiera o dietro un nickname? – aggiunge l’ex allenatore di Milan e Napoli -. Vengo da un paesino della Calabria, Corigliano Calabro. Mi sono fatto da solo, da ragazzo sono andato a giocare in Scozia, ai Rangers di Glasgow: sapete che può voler dire per un ‘terrone’ trovarsi fuori dall’Italia e dimostrare a tutti di riuscire a cavarsela?”. “La mia carriera l’ho costruita con la fatica, l’impegno, il sudore. Nessuno mi ha regalato nulla. E non permetterò più che qualcuno, con accuse terribili, ostacoli il mio lavoro” ha concluso Gattuso.

SportFace