Calcio

Fiorentina, Vlahovic: “Gol preferito? Quello contro l’Inter al Franchi”

Curva Fiorentina
I tifosi della Fiorentina - Foto Antonio Fraioli

Ora mi sento bene, ho scoperto di avere il virus perché avevo la febbre alta: sono andato in ospedale dove mi hanno fatto il tampone e mi hanno detto che ero positivo. Non è stata una notizia molto bella, ma grazie a Dio tutto è passato e ora sto bene”. Queste le parole dell’attaccante della Fiorentina, Dusan Vlahovic, che racconta così la sua positività al Covid-19. Il giocatore serbo adesso è pienamente guarito. “Ho rispettato le regole e tutto quello che mi hanno detto i medici – ha aggiunto l’attaccante viola ai microfoni di Sky Sport 24Se mi sono spaventato? No, perché la febbre mi è passata dopo un giorno e quasi subito mi sentivo bene e non avevo altri problemi”.

In merito al suo futuro l’attaccante serbo ha continuato: “Mi piacerebbe diventare una bandiera della Fiorentina, è un club importante e i giocatori crescono tanto: è sempre bello giocare qui, una città meravigliosa con tifosi meravigliosi. Voglio stare qui il più possibile”. Sul feeling col compagno di reparto Federico Chiesa ha continuato: “Con lui mi trovo benissimo, sia come amico che in campo. E’ un giocatore fortissimo e spero di giocare ancora per tanto tempo con lui perché insieme faremo tanti gol e tanti assist”. A chi gli chiede qual è stata la partita che più lo ha emozionato, Vlahovic non ha esitazioni: Quella con l’Inter, ho fatto il gol del pareggio oltre il 90’. Segnare un gol così bello al Franchi è stato emozionante. Il pallone è la mia vita, dobbiamo ringraziarlo e prendercene cura”. Il suo idolo è Zlatan Ibrahimovic anche se per il momento Vlahovic non vede rossonero nel suo futuro: “I miei pensieri sono solo per la Fiorentina, devo dare il massimo per la mia squadra e per la città, e per i tifosi. Diventare capocannoniere? Lo sogno tutti i giorni – ha ammesso Vlahovic – ma devo fare ancora tanta strada. Devo lavorare più di tutti ed essere concentrato nei momenti decisivi. Chissà se un giorno lo diventerò”.

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