Europa League

Eintracht Francoforte-Inter, Spalletti: “Icardi? Non ci penso. Sarà importante gestire la partita”

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti - Foto Antonio Fraioli

L’allenatore dell’Inter Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Eintracht Francoforte-Inter, match valido per l’andata degli ottavi di finale di Europa League. Il tecnico nerazzurri ha anticipato i temi del match della Commerzbank Arena di domani, nel quale la sua squadra dovrà reagire alla sconfitta di Cagliari: “Cosa non voglio vedere rispetto alla prestazione di Cagliari? L’esperienza delle altre partite potrà darci qualcosa in più. A volte si è trattato anche di esperienze positive, spero che i miei calciatori non si accodino alle vostre opinioni: abbiamo fatto anche bene fin qui, sia in Italia che in Europa. La cosa che ti devasta è credere di non essere all’altezza: ma noi non lo facciamo”.

Sull’assenza di Nainggolan: “L’assenza di Nainggolan? La partita è importantissima e ovviamente qualsiasi calciatore manchi diventa un dispiacere. Però mi devasta di più l’assenza dei calciatori fuori lista, dire loro che non possono esserci. Questa è la vera cosa che rattrista. In campo poi va sempre l’Inter: ma prescindere da chi manca, la squadra avrà sempre questo nome e dovrà far valere i principi dell’essere una squadra forte”.

Sul caso Icardi: “Incontro Icardi-Marotta? Lo stavo leggendo mentre preparavo l’allenamento. E’ una partita che mi riempie il contenitore dei pensieri tutto per lei. Icardi? Non c’è spazio per poter pensare a qualcosa d’altro”.

Infine un’analisi dell’avversario tedesco che si prospetta come davvero insidioso: “L’Eintracht sta facendo un grande campionato. Sta giocando un calcio importante, riesce a risolvere le partite anche negli ultimi minuti. Ha molte qualità in questo momento, per noi come per loro la vita scorre velocemente e noi cercheremo di andare forte. Conosciamo pregi e difetti dell’Eintracht. Fanno tanti gol, ma proprio per questo a volte perdono ordine. La gestione della partita farà la differenza: dobbiamo mantenere la nostra identità, finora non siamo mai andati totalmente allo sbando. I ragazzi devono metterci qualcosa di extra”.

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