Euro 2020

Show Belgio ma si fanno male De Bruyne e Hazard. Emergenza contro l’Italia?

Kevin De Bruyne - Foto Кирилл Венедиктов - CC-BY-SA-3.0
Kevin De Bruyne - Foto Кирилл Венедиктов - CC-BY-SA-3.0

Giaccherini e Pellè decisero l’ultimo precedente. Un 2-0 che spense la vigoria di quella generazione d’oro che oggi ha portato il Belgio di Martinez al primo posto del Ranking Fifa. Belgio e Italia, l’una contro l’altra, in un quarto di finale ad alta tensione e nella cornice dell’Allianz Arena che di sfide spettacolari se ne intende. La Nazionale di Roberto Martinez ha sconfitto di misura il Portogallo del capocannoniere Cristiano Ronaldo e lo fa fatto grazie ad una magia dalla distanza di Thorgan Hazard. Basta in un match teso, fisico e che ha visto il Belgio con un assetto leggermente meno offensivista del solito. La forza dell’avversario imponeva più prudenza ma le note stonate non mancano a La Cartuja di Siviglia: De Bruyne si fa male a fine primo tempo, prova a tornare in campo nella ripresa ma dà forfait. Nel finale Eden Hazard scatta su un pallone vagante, si ferma, accusa un fastidio al flessore e chiede il cambio. Entrambi rischiano di saltare la sfida contro l’Italia. Due fuoriclasse dalla storia diversa, entrambi con sette assist a testa nella fase di qualificazione: il fantasista del City cercava il riscatto dopo l’infortunio in finale di Champions League e invece rischia la seconda beffa, il madridista proprio contro il Portogallo sembrava essere tornato ai suoi livelli dopo una stagione condizionata dagli infortuni. Appunto. 

Venerdì c’è l’Italia e due protagonisti rischiano di non esserci. Senza però dimenticare Romelu Lukaku. Acerbi è stato già chiaro: “Ronaldo è più marcabile di Romelu“. Finale amaro per CR7 che da campione in carica e da capocannoniere lascia l’avventura itinerante agli ottavi. Troppo poco. Male Bruno Fernandes e Diogo Jota, come Joao Felix e Bernardo Silva. Non bastano nemmeno le prove solide di Pepe e Ruben Dias che provano a contenere per quanto è possibile lo strapotere fisico di Lukaku. Ventiquattro conclusioni e il 56% nel possesso non bastano al Portogallo. Trionfano le geometrie, quei quasi 400 passaggi completati di un Belgio che incrocia le dita e aspetta il verdetto dell’infermeria. Perché quello del campo è stato già positivo.

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