Euro 2016

Euro 2016, le pagelle di Ungheria-Portogallo

Cristiano Ronaldo - Foto Nazionale Calcio CC BY 2.0

Termina 3-3 un match al cardiopalma tra Ungheria e Portogallo che danno vita ad una gara spettacolare nella splendida cornice del Parc Olympique di Lione. Un risultato che fa comodo ad entrambe, sicure di accedere agli ottavi di finale. Ritmi altissimi già in avvio: parte subito forte la formazione lusitana allenata da Santos, ma sono i magiari a colpire per primi nel segno aprendosi una breccia tra la difesa portoghese con la rete di Gera. Le emozioni non finiscono qui: il Portogallo, guidato da Nani rialza la testa, ma viene nuovamente beffato dalla rete di Dzsudzsak, cui risponde puntuale un Cristiano Ronaldo ritrovatosi dopo l’opaca prestazione contro l’Austria. Si infiamma il match, tra i più piacevoli di questo Europeo sotto i profilo del gioco: sembra uno scambio tennistico quello tra le due formazioni che si assestano sul 3-3 in seguito alle reti firmate da Dzsudzsak e Ronaldo in doppietta.

UNGHERIA

Kiraly 5.5
Soffre la continua pressione di Nani. Fulminato sul primo palo dal diagonale dell’attaccante lusitano, incassa, pur intuendo la giusta traiettoria, colpevolmente la rete del pareggio ma riesce a bloccare di petto l’insidiosa conclusione di Gomes al 45’. Poca la sicurezza tra i pali, incolpevole sulle reti segnate da Ronaldo, resta però qualche amarezza di troppo in più di un’occasione.

Korhut 5.5
Qualche ingenuità di troppo in fase difensiva ed una gestione del pallone talvolta superficiale mette a rischio la formazione ungherese. Prestazione altalenante, tra luci ed ombre, non brilla particolarmente.

Juhasz 6
Scolge il compito in maniera sufficiente, attacca gli spazi e si fa trovare spesso puntuale nel momento in cui viene chiamato in causa dai compagni.

Guzmics 6
Imperiosa la chiusura in tuffo su Ronaldo al 16’. Gran corridore, spende molte energie e si sacrifica per la squadra.

Lang 6
Un buon ritmo durante la prima frazione di gioco, grande corridor, combatte su ogni pallone esercitando un pressing asfissiante sugli avversari, ma perde smalto nel finale.

Pinter 5.5
Prestazione leggermente opaca, qualche errore in fase di anticipo e gestione del possesso palla.

Gera 6
Reca sulle sue spalle il peso e la responsabilità della nazionale ungherese: sua la splendida rete dalla distanza che apre le danze al Parc Olympique di Lione. (Dal 46’ Bese 5.5)

Lovrencsics 6
Fa del contropiede la sua arma letale per eccellenza.Puntuale sulle chiusure e prezioso in fase di ripiegamento, un vero e proprio punto di riferimento per la squadra. (Dall’83’ Stieber s.v)

Elek 6
Abile nell’1 contro 1, offre molteplici spunti a Lovrencsics e Dzsudzsak, risultando prezioso anche in fase di non possesso. Emerge di più nel secondo tempo, clamorosa la rete sfiorata dopo il taglio perfetto di Dzsudzsak: a portiere battuto, è però il legno a negargli la gioia del gol.

Dzsudzsak 7.5
L’uomo del match che non ti aspetti. Un match disputato ai massimi livelli quello dell’ungherese, pericoloso già in avvio dopo la volata interrotta dall’intervento di un ottimo Pepe. Al 47’ regala la (momentanea) gioia del vantaggio ai suoi, firmando la rete del 2-1 dai 25 m su punizione eseguita chirurgicamente e firmando la doppietta al 55’ ancora in occasione di un calcio piazzato.

Szalai 5
Eclissato dall’imponente personalità in mezzo al campo di Dzsudzsak, finisce per essere relegato ai margini. Non demerita ma neppure si rende protagonista di una prestazione esaltante, in difficoltà a gestire la pressione nel ruolo di prima punta nel 4-2-3-1 voluto da Bernd. (Dal 71’ Nemeth s.v)

PORTOGALLO

Patricio 5.5
Si lascia colpevolmente sorprendere sul tiro dalla distanza di Gera, ma si supera negando la gioia del gol al 24’ ad Elek. Colpevole sulla rete del raddoppio magiaro, viene beffato da una deviazione. Prestazione di certo non esaltante.

Vieirinha 6
Una partita priva di gesta eclatanti per lui, si lascia sorprendere in qualche occasione, soffrendo le micidiali azioni in contropiede dell’Ungheria.

Pepe 6.5
Sempre propositivo, le trame elaborate dai lusitani nascono spesso dalle sue intuizioni. Scambi rapidi, abile nell’impostazione, puntuale sulla chiusura su Szalai, lascia lo zampino nel gol di Gera, che sfrutta la respinta del suo tiro.

Carvalho R. 5.5
Visto e non visto in campo, non replica la buona performance contro l’Austria.

Eliseu 6
Un avvio di gara condotto a ritmi elevatissimi: imposta la manovra offensiva cercando spesso il gesto tecnico più che la giocata.

Gomes 6
Instancabile lavoratore sulle fasce, qualche piccola imprecisione condiziona però la sua gara. Si eclissa nel secondo tempo e lascia spazio anzitempo a Quaresma, che conferisce maggiore dinamismo e freschezza alla manovra offensiva. (Dal 61’ Quaresma 6)

Carvalho W 5
Un primo tempo in salita per lui: estremamente in difficoltà a causa del compatto centrocampo ungherese, non riesce ad esprimere al meglio il suo gioco. In ombra.

Moutinho 5.5
Qualche spunto interessante ma nulla più: poca lucidità nella fase di impostazione, movimenti lenti, prevedibili e di facile lettura per gli avversari. Mai del tutto entrato in partita. (Dal 46’ Sanches 6)

Mario 6
Spunto interessante in avvio di gara dal limite dell’area, si eclissa sul finire del primo tempo per poi tornare a brillare in occasione dell’assist al bacio confezionato abilmente per il 2-2 firmato dal compagno di squadra Ronaldo.

Ronaldo 7.5
Segna e fa segnare: in ombra durante la prima frazione di gara, il fantasista lusitano si scatena nel secondo tempo: laddove era mancata la lucidità in fase di finalizzazione nel match contro l’Austria, il bomber del Real Madrid si fa perdonare estraendo dal cilindro la rete del 2-2 che riaccende le speranze lusitane, riscoprendosi nelle vesti di marcatore e assist-man. Poesia il colpo di tacco che piega la resistenza di Kiraly e la stoccata vincente messa a segno al 62’. Inarrestabile il lusitano nel finale: tripletta sfiorata prima al 73’ di testa, poi con una poderosa conclusione al 77’.

Nani 6,5
Sicuramente il valore aggiunto di questa squadra, costruisce tante palle gol. Fa tremare i pali difesi da Kiraly già al 12’ con un insidioso colpo di testa. Insuperabile nell’1 contro 1, si riscatta dal gol annullato per fuorigioco segnando al 42’ la rete del pareggio fulminando sul primo palo l’estremo difensore ungherese. (Dall’81’ Pereira s.v)

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