E’ un’Inter perfetta quella che spazza via il Milan con un 3-0 senza appello nel ritorno della semifinale di Coppa Italia al termine di un derby ricco di emozioni, non privo di polemiche, ma che alla fine incorona in modo decisamente netto i ragazzi di Inzaghi, che possono così servire la rivincita su un piatto d’argento dopo la stracittadina della Madonnina dello scorso marzo in campionato vinto dalla squadra di Pioli e punto di partenza di una crisi in cui sprofondò l’Inter prima della discussa partita contro la Juventus in cui deve essersi sbloccato qualcosa. Per i rossoneri, puniti oltre i loro demeriti, a questo punto l’obiettivo è quello di evitare un tracollo psicologico in campionato per far sì di non concludere anche questa stagione, a tratti esaltante, con zero titoli e paradossalmente facendo forse un passo indietro rispetto alla scorsa annata.
L’Inter torna in finale dopo undici anni, e proprio undici anni fa riuscì ad alzare al cielo per l’ultima volta questo trofeo che non sarà chissà quanto importante nell’arco della stagione, ma che potrebbe regalare un altro titolo ai nerazzurri, dando continuità di risultati. Ma è chiaro che sia stata vinta una battaglia, che potremmo persino definire come collaterale, non la guerra lunga un altro mese abbondante contro i cugini del Milan, che restano davanti – seppur virtualmente – in campionato. Era un derby importante non solo per la Coppa Italia, ma anche per la Serie A, perché la vincitrice avrebbe potuto trarre ulteriore linfa vitale e la perdente abbattersi un po’. Se poi il risultato è di 3-0, le due cose potrebbero essere più vivide. Ma la sensazione è che per tutta la stagione la squadra di Pioli abbia mostrato grande resilienza nelle fasi più delicate della stagione, ingoiando i bocconi amari e passandoci agevolmente sopra. I ragazzi di Inzaghi, però, hanno ritrovato una forma smagliante e a livello psicologico sembrano avanti. Lautaro Martinez scatenato con una doppietta, Gosens che propizia l’autogol: tutto gira bene all’Inter di aprile, che sembra essere tornata quella perfetta dell’autunno. E che così, ha nelle sue mani il triplete “nazionale”.
