Champions League

Shakhtar-Napoli, Sarri alla vigilia: “Gara difficile. Milik dal 1°? Una soluzione”

Maurizio Sarri - Foto Antonio Fraioli

Il silenzio stampa non è dipeso da me, l’ha deciso la società ed essendo un dipendente l’ho rispettato“. Maurizio Sarri risponde così alle domande dei giornalisti riguardo il silenzio stampa prolungato della società partenopea. L’allenatore del Napoli è tornato a parlare di fronte alla stampa in occasione della vigilia dell’esordio nella fase a gironi 2017-18 della Champions League contro lo Shakhtar Donetsk. Il tecnico ha presentato la sfida: “Sarà una gara difficile, lo Shakhtar è una squadra forte. Ha giocatori molto tecnici e ci costringerà a difendere bassi. Il girone poi è molto difficile, abbiamo preso la squadra migliore della quarta fascia e c’è il Manchester City. In una fase con sei partite, la prima certamente è condizionante quindi è importante partire bene“.

Quale formazione verrà schierata in Ucraina? Ecco alcune indicazioni: “L’attacco con Callejon, Milik e Mertens è una soluzione, sarebbe la prima partita di riposo per Insigne che fino ad ora ha sempre giocato. Hamsik è insostituibile per me, ha delle caratteristiche nel giocare tra le linee che non ha nessun nostro centrocampista. Perciò lo sostituisco sempre, è l’unico modo per farlo riposare un po’ e tenerlo fresco per le partite successive. E se un fuoriclasse come Marek ha un momento di appannamento, io lo supporto ancor di più per far sì che lui mi dia il 100%“. Sarri ha risposto anche alla provocazione di Mino Raiola che precedentemente aveva dichiarato un suo addio al termine della stagione: “Poi squadra me la trova lui? Questa è l’ultima cosa che sto pensando, il prossimo anno è l’ultima preoccupazione. Ora mi appresto a giocare nuovamente la Champions League, è la cosa più importante“.

Infine l’allenatore ha chiesto un cambio di rotta dai suoi giocatori dopo le difficoltà mostrate in campionato con Bologna e Atalanta: “Non credo dipenda dalle altre squadre e dalla conoscenza del Napoli, è il terzo anno che giochiamo così, e non credo neanche in un nostro salto di qualità. Mi piace giocare bene per 90 minuti, non per 45. Abbiamo trovato maggior solidità difensiva nei momenti difficili, poi se passiamo quel momento facciamo risultato con i colpi che abbiamo. Non sono soddisfatto delle ultime gare, se continuiamo così ci rimetteremo le penne“.

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