Calcio

Calcio: morto Angelillo a 80 anni, addio all'”Angelo dalla faccia sporca”

Antonio Angelillo con Sívori, Osvaldo Cruz, Corbatta, Maschio ("Carasucias" Copa América 1957) - Foto El Gráfico Especial CC-BY-SA-2.0

Antonio Valentin Angelillo è morto in ospedale a Siena nella giornata di venerdì 5 gennaio 2018. La notizia è stata tenuta riservata per un paio di giorni su richiesta della famiglia dell’ex attaccante di Inter, Roma e Milan. L’ex giocatore aveva 80 anni ed era arrivato al pronto soccorso del Policlinico “Le Scotte” nella giornata di mercoledì 3 gennaio.

Angelillo fu l’uomo del record di gol riuscendo ad arrivare a quota 33 marcature in una stagione di Serie A quando erano ancora solo 18 le squadre che la componevano ed è stato superato solo da Gonzalo Higuain nella sua ultima stagione con la maglia del Napoli, ma in questa occasione l’argentino ha disputato un campionato a 20 squadre.

L’attaccante argentino era approdato in Serie A grazie all’interessamento di Angelo Moratti che ne aveva apprezzato le qualità sia da attaccante che da grande realizzatore dopo averlo visto giocare con il Boca Junior e con la Nazionale argentina nel 1957. Angelillo confermò subito le attese con la maglia dell’Inter con una prima stagione in Italia da 16 gol mentre il record di 33 marcature arrivò nella stagione 1958-1959 quando l’attaccante raggiunse i 33 gol stagionali in campionato.

Le incomprensioni con Helenio Herrera portarono Angelillo a trasferirsi alla Roma nella stagione 1961/62 per una cifra intorno ai 270 milioni. In quella stagione arrivò anche il debutto con la Nazionale italiana, naturalizzazione possibile grazie al nonno di origini lucane, ma mancò la convocazione ai Mondiali 1962. La fine della carriera arriverà con la maglia rossoblu del Genoa dopo aver giocato al Milan (uno scudetto vinto), al Lecco e al Napoli.

Qualche tentativo anche di lavorare come tecnico quando si sedette sulla panchina dell’Arezzo con il quale ha conquistato una Coppa Italia di Serie C e ha sfiorato una doppia promozione consecutiva con il passaggio in A sfumato.

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