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“Siamo molto felici ma anche scioccati che due semplici individui come noi abbiano fatto cadere un gigante come la Fifa”. Queste le parole di Pablo Silva e Haine Allemagne, i due inventori della bomboletta spray utilizzata negli ultimi anni dagli arbitri per segnare le distanze in campo. Una disputa che risale quella dal 2014 e che si è conclusa ora con la sentenza definitiva: la 14ª sezione civile della Corte di giustizia di Rio de Janeiro si è espressa, ordinando alla Fifa di pagare i creatori per aver agito in malafede ed essersi appropriati indebitamente della loro idea, regolarmente registrata. La somma che i due riceveranno è da record: 120 milioni di euro. Blatter, da presidente della Fifa nel 2014 (in occasione del Mondiale in Brasile), aveva raggiunto un accordo con gli inventori della bomboletta sui 40 milioni, ai quali si aggiungono però 15.000 euro per ogni partita in cui lo spray è stato utilizzato e diverse altre multe. E anche Gianni Infantino, attuale presidente della Federazione, fa integralmente parte della questione, perché la multa da 15.000 euro a gara è stata imposta nel 2017 (con lui in carica).
Sette anni di processi e provvedimenti: prima, nel 2014, un giudice di Rio de Janeiro aveva riconosciuto agli inventori la proprietà intellettuale del brevetto. Allemagne aveva raccontato i dettagli della questione: la Fifa avrebbe permesso che altre compagnie nel mondo utilizzassero lo spray di sua invenzione, dopo che lo stesso inventore aveva rifiutato un’offerta da 500.000 dollari pervenutagli dalla Federazione. Allemagne offrì comunque 300 bombolette da usare al Mondiale in Brasile del 2014, con il logo della sua società oscurato. Ora la fine della storia, con una multa spaventosa alla Fifa e il riconoscimento di 15 anni di lavoro ai due veri padri della bomboletta spray.
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