Serata di grandi sfide e importanti conferme nel venerdì della NBA, che propone nove gare. Non si fermano i Cleveland Cavaliers di LeBron James, vincenti contro i Miami Heat, la squadra con cui il Re conquistò per la prima volta la sua corona (anzi, l’Anello). Nell’incontro ai vertici della Eastern Conference tra Boston Celtics e Toronto Raptors, poi, a vincere sono questi ultimi, che continuano a insidiare i Cavs nella classifica provvisoria.
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Sempre a est, gli Charlotte Hornets di Marco Belinelli vincono sugli Orlando Magic, mentre gli Atlanta Hawks superano con una clamorosa rimonta i Milwaukee Bucks. A ovest invece, i Dallas Mavericks guidati da Wesley Matthews (26 punti) e Harrison Barnes (25 con 8 rimbalzi) hanno la meglio sugli Indiana Pacers di Paul George (22 punti e 7 rimbalzi), mentre i Minnesota Timberwolves cedono ai Detroit Pistons di Andre Drummond (doppia doppia da 22 punti e 22 rimbalzi per il centro).
Ma i riflettori erano puntati soprattutto sul confronto tra due dei maggiori candidati al titolo di MVP stagionale, Russell Westbrook e James Harden, ovverosia sulla sfida tra Oklahoma City Thunder e Houston Rockets. Questi ultimi prevalgono nonostante la settima tripla doppia consecutiva messa a segno dal numero 0 di OKC.
In chiusura di serata, vittorie esterne per New York Knickerbockers e Phoenix Suns, rispettivamente contro Sacramento Kings e Los Angeles Lakers (alla quinta sconfitta consecutiva). I Knicks, in particolare, la spuntano grazie a un Carmelo Anthony da 33 punti e 7 rimbalzi e alla doppia doppia da 17 punti e 10 rimbalzi di Kristaps Porzingis; non bastano ai Kings i 28 punti con 12 rimbalzi di DeMarcus Cousins.
Charlotte Hornets – Orlando Magic 109-88
Nessuna difficoltà per gli Charlotte Hornets, che contro gli Orlando Magic fanno valere ancora una volta il fattore campo, conquistando una facile vittoria. Orlando è avanti di un punto alla fine del quarto d’apertura, ma nei successivi due Charlotte fa il vuoto, e quello conclusivo è puro garbage time. A guidare i Calabroni sono i soliti noti: Nicholas Batum (con 16 punti, 9 rimbalzi e 7 assist), Michael Kidd-Gilchrist (16 punti e 7 rimbalzi) e, ovviamente, Kemba Walker (autore di 15 punti e 5 assist). Marco Belinelli mette invece a referto 7 punti, 3 rimbalzi e 1 assist, non facendo mancare il proprio contributo in uscita dalla panchina. Gli Hornets risalgono al terzo posto nella classifica provvisoria della Eastern Conference, anche grazie alla sconfitta dei Boston Celtics. Per i Magic, invece, i playoff sono un po’ più lontani.
Cleveland Cavaliers – Miami Heat 114-84
Partita dal sapore nostalgico per LeBron James, che ritrova quei Miami Heat con i quali ha conquistato due dei suoi tre anelli; e il natio di Akron offre una prestazione delle sue, sfiorando la tripla doppia a quota 27 punti, 8 rimbalzi e 8 assist. Peraltro il Re può contare, come sempre, sui due “scudieri” d’eccezione, vale a dire Kyrie Irving e Kevin Love: quest’ultimo realizza – con 30 punti e 15 rimbalzi – la sua ennesima doppia doppia stagionale, mentre la point guard aggiunge 23 punti. Con numeri del genere, i Cavs non fanno fatica ad asfaltare gli Heat, cui ovviamente non bastano i 17 dalla panchina di Derrick Williams. Cleveland è già nettamente avanti all’intervallo, mentre alla fine del terzo periodo la sedicesima vittoria stagionale su ventuno gare (che vale al momento il miglior record a est) è bell’e ipotecata.
Boston Celtics – Toronto Raptors 101-94
Sfida di altissima classifica nella Eastern Conference: al TD Garden, i Boston Celtics di Brad Stevens ospitano i Toronto Raptors di Dwane Casey. I biancoverdi partono bene e sono avanti di otto alla fine del primo tempo, ma nel terzo quarto si sciolgono al cospetto dei canadesi, che rifilano loro un parziale di 33-18. I Raptors assumono così il controllo della gara e i Celtics non riescono più a ricucire lo svantaggio. Toronto vola grazie soprattutto ai 34 punti e 7 rimbalzi di Kyle Lowry, cui si aggiungono i 24, con 5 rimbalzi, di DeMar DeRozan. Top scorers per Boston – ancora orfana di Isaiah Thomas – sono invece Al Horford e Avery Bradley, che mettono entrambi 19 punti a referto (con, rispettivamente, 7 e 5 rimbalzi), inutili a evitare la sconfitta. I Raptors mantengono così la seconda posizione nella graduatoria della Eastern Conference, mentre i Celtics si vedono scavalcare dagli Hornets al terzo posto.
Milwaukee Bucks – Atlanta Hawks 110-114
Successo in rimonta per gli Atlanta Hawks, che sul campo dei Milwaukee Bucks tornano sotto dal -20 di fine primo tempo e, dopo un periodo piuttosto negativo nella loro stagione, si riaffacciano sulla zona playoff. Miglior realizzatore della serata per la squadra allenata da Mike Budenholzer è Dennis Schroder: sono 33 i punti a referto per la point guard tedesca originaria del Gambia. Prestazioni significative in termini realizzativi anche per Paul Millsap (con 23 punti e 14 rimbalzi) e Tim Hardaway Jr., che – chiamato a sostituire l’infortunato Kent Bazemore in quintetto – mette a referto 18 punti. Dopo due quarti eccellenti, i Bucks si dissolvono nella ripresa; i 27 punti di Jabari Parker non bastano a evitare a Milwaukee la decima sconfitta stagionale (a fronte di undici vittorie), ma la squadra allenata da Jason Kidd rimane comunque settima a est.
Oklahoma City Thunder – Houston Rockets 99-102
La gara più attesa della serata è quella che – alla Chesapeake Energy Arena – vede contrapposti Oklahoma City Thunder e Houston Rockets; ma, soprattutto, Russell Westbrook e James Harden. Il confronto tra i due protagonisti più attesi non delude le aspettative: con 27 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, Westbrook confeziona la sua undicesima tripla doppia stagionale, nonché settima nelle ultime sette partite disputate; contro la sua ex squadra, “The Beard” deve accontentarsi invece di una doppia doppia da 21 punti, 12 assist e 9 rimbalzi. Ma sono i Rockets di quest’ultimo a gioire infine, interrompendo la striscia di sei successi consecutivi dei Thunder e confermandosi una delle più belle realtà di questa regular season. Houston è avanti praticamente per tutta la durata dell’incontro e vano è il tentativo di aggancio di OKC nell’ultimo quarto. La squadra allenata da Mike D’Antoni conquista così la quinta vittoria in fila (sedicesima complessiva a fronte di sette sconfitte) e si conferma la quarta forza della Western Conference; quella di Billy Donovan, nonostante la sconfitta, rimane in piena zona playoff.
Los Angeles Lakers – Phoenix Suns 115-119
Continua il momento negativo dei Los Angeles Lakers, che pagano le numerose assenze e si arrendono ai Phoenix Suns, nonostante l’ennesima prestazione super di un Lou Williams da 35 punti. La franchigia dell’Arizona, per contro, può contare su un indiavolato Eric Bledsoe (30 punti e 9 assist nella partita della point guard) e, avanti per quasi tutta la gara, riesce a contenere il generoso tentativo di rimonta dei gialloviola nel quarto conclusivo. I Lakers incappano così nella quinta sconfitta consecutiva e vedono allontanarsi la zona playoff; zona playoff che i Suns, invece, non vedono neppure da lontano. Con ogni probabilità, del resto, il raggiungimento della postseason non rientra nei piani delle due squadre, attualmente impegnate in una difficile ricostruzione.
Risultati altre partite:
Minnesota Timberwolves – Detroit Pistons 90-117
Dallas Mavericks – Indiana Pacers 111-103
Sacramento Kings – New York Knicks 100-103