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“Ho un team molto competitivo e mi sento ogni giorno più competitivo e motivato. I buoni risultati che ho ottenuto recentemente mi hanno dato sicurezza. Anche se non ho vinto sono sempre stato lì davanti, quindi il mio percorso personale va a gonfie vele“. Alberto Di Folco si racconta così in un’intervista concessa a ‘Il Tempo’ dopo pochi mesi dal via della sua esperienza nel campionato automobilistico GT Open. Di Folco, pilota romano 23enne, è uno dei talenti più cristallini del progetto Lamborghini. Dopo aver registrato ottimi risultati nelle serie minori, quest’anno è stato promosso come pilota del Team Raton Racing Powered by Target Racing nel ‘mondo dei grandi’ del GT Open. “Il livello del campionato è molto alto, ci sono tanti avversari forti e competitivi. Anche per questo devo arrivarci al 100% – ha sottolineato Di Folco nell’intervista a Il Tempo – Si tratta di una gara mondiale dove la mia Lamborghini si confronta con le maggiori case costruttrici come Mercedes o McLaren. Siamo ancora molto lontani dalla Formula Uno. Il GT Open non ha ancora abbastanza risalto mediatico, questione anche di soldi, purtroppo. Di conseguenza il fatto di non essere professionista comporta uno sforzo economico in più e il dover anche lavorare“.
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Una sfida stimolante che ha da subito entusiasmato Di Folco che a Hockenheim, storico tracciato tedesco, ha siglato uno strabiliante quarto posto: “È stata una bella soddisfazione, in Germania sono riuscito a raggiungere il quarto posto davanti a dei piloti ufficiali“. Un risultato arrivato in un momento estremamente positivo per il pilota romano che nella settimana di pausa del GT Open aveva siglato una doppietta a Silverstone nel Lamborghini Supertrofeo: “Vengo da un periodo molto positivo, a Silverstone ho vinto e ora sono prontissimo e anche molto motivato. La prossima gara in Belgio? Devo assolutamente continuare su questi ritmi senza cali di tensione. Saranno fondamentali le qualifiche di venerdì e sabato“. Ed entrando nel merito della descrizione del tracciato di Spa-Francorchamps: “Quella di Spa è una pista molto difficile, forse la più difficile di tutto il circuito. È la pista più lunga di tutte, sono 7 chilometri con curve che devono essere prese a 240 km all’ora e non sono ammesse distrazioni. È un tracciato che richiede un allenamento molto intenso anche a livello di fiato perché la temperatura nell’abitacolo è altissima, fa molto caldo e bisogna arrivarci molto preparati sia mentalmente che fisicamente“.
Infatti la preparazione di un pilota comprende una dieta ferrea e tanto tanto allenamento: “Allenarmi nei periodi in cui lavoro non è sempre facile ma ce la metto tutta. Non perdo mai l’attenzione verso la mia condizione fisica, la dieta etc. Devo stare sempre molto attendo all’alimentazione. Io mi alleno tutti i giorni e cerco di non ingrassare. Mi sveglio alle 5:30 del mattino e se smetto di allenarmi prendo subito qualche kilo“. Infine sugli obiettivi per il futuro: “Dopo l’estate spero di essere selezionato in un programma di Lamborghini per giovani per fare un test a Vallelunga. Il mio sogno invece è quello di arrivare a essere pagato per correre, la mia più grande passione“.
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