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Nonostante la sentenza della Corte d’appello tedesca, il laboratorio antidoping di Colonia, accreditato Wada, non consegnerà alle autorità italiane le due provette contenenti le urine di Alex Schwazer del controllo antidoping del gennaio 2016. Lo rende noto il tribunale di Bolzano che sta indagando sul cosiddetto Schwazer 2.
Il laboratorio non avrebbe recepito in modo chiaro la sentenza della corte d’appello che aveva definito anche i quantitativi da mettere al servizio dei Ris dei carabinieri di Parma: sei millilitri del campione B e altri 9 del campione A. Un trasporto che prevedeva anche la partecipazione dei periti di Iaaf, Wada e tribunale di Bolzano. Un altro capitolo che si somma nella vicenda dell’ex marciatore altoatesino, ora il tribunale di Bolzano ha il compito di decidere come muoversi per chiedere il rispetto della sentenza tedesca.