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Emozionante l’epilogo della finale del salto in lungo alle Olimpiadi di Tokyo 2020: il greco Miltiadis Tentoglou, all’ultimo salto, ha scavalcato Juan Miguel Echevarria e Maykel Masso, i quali già pregustavano la doppietta cubama. Filippo Randazzo ha invece rappresentato i colori dell’Italia, concludendo in ottava posizione, non senza qualche rammarico.
Filippo, dopo aver saltato 7.99 al secondo tentativo, non è più stato in grado di migliorarsi e centrare, almeno, il passaggio al muro degli 8 metri. Ha poi commentato alla FIDAL una prestazione leggermente sottotono: “La mia qualificazione lasciava presagire un risultato diverso ovvero il salto che sento di aver dentro ma che ancora fa il timido e non riesce a venire fuori. Ci credevo, so di valere più di 8.20, e quando sei in una finale olimpica vorresti giocartela fino in fondo. Invece non ci sono riuscito, quindi non posso che essere deluso. Quest’anno mi sono stabilizzato su certe misure, ma per fare il definitivo salto di qualità c’è bisogno di qualcosa in più”.
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