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Nuovo Dpcm, in bilico il Festival di Sanremo 2021: ecco cosa rischia la kermesse

Festival di Sanremo, FOTO JOSE ANTONIO

Il nuovo Dpcm, in vigore fino al 5 marzo, ha gettato nel caso l’organizzazione del Festival di Sanremo di 2021. La rassegna, infatti, durerà dal 2 al 6 marzo, e di conseguenza bisognerà adeguarsi all’esigenze predisposte dal nuovo decreto. Secondo Il Messaggero le nuove misure hanno spinto i vertici di viale Mazzini a fissare una riunione per la metà della prossima settimana con tutte le parti interessate – Amadeus, Rai, Comune di Sanremo, sponsor – per decidere sul da farsi. Due le opzioni messe sul tavolo: l’assenza totale del pubblico o lo slittamento dell’evento ad aprile.

L’opzione preponderante sembra al momento la prima, con grande dissenso di Amadeus. A giustificarla è invece il presidente dell’Adci (Art Directors Club Italiano, associazione di categoria) Vicky Gitto: “Ipotizzare un Festival aperto al pubblico, peraltro in maniera molto forzata tra bolle, navi da crociera e tamponi a gogò ci suona, per utilizzare un garbato eufemismo, come una nota stonata. Il Festival è uno show televisivo, non teatrale, cui certamente la presenza in platea di qualche centinaio di privilegiati non aggiunge nulla”.

Per quanto riguarda la seconda opzione, si legge sul Messaggero che “negli uffici dei piani alti di viale Mazzini si parla già di un probabile ulteriore rinvio, in primavera, presumibilmente nella seconda settimana di aprile, che però metterebbe a dura prova le legittime strategie di mercato degli sponsor, che dagli investimenti si aspettando grossi ritorni economici. Malumori anche tra i discografici, che hanno già fissato l’uscita dei progetti discografici dei cantanti in gara per l’inizio di marzo”.

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