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Il Governo smentisce le bufale sul Covid-19: il comunicato ufficiale

Bandiera italiana
Bandiera italiana - Foto Alfredo Minervini

Il Governo, oggi domenica 2 maggio, ha chiarito alcune bufale che si sono diffuse sul web. Durante la quarantena sono tante le notizie false che sono girate su internet e sui social network. Proprio per questo il ministero della Salute ha voluto fare chiarezza su evidenze scientifiche. Ecco quanto riportato sul sito ufficiale.

1. I bagni in piscina o nelle vasche idromassaggio espongono all’infezione da nuovo coronavirus

Non ci sono prove attualmente che il nuovo coronavirus possa essere diffuso all’uomo attraverso l’uso di piscine o vasche idromassaggio. E’ comunque sempre consigliabile assicurarsi del corretto funzionamento ed effettuare un’adeguata manutenzione e disinfezione (ad esempio con cloro e bromo) di piscine e di vasche idromassaggio. Poichè la trasmissione del virus avviene tramite le goccioline respiratorie è sempre consigliabile mantenere la distanza di un metro tra una persona e l’altra.

2. Fumo da tanto, ma ormai è inutile smettere tanto non rischio più degli altri di ammalarmi di Covid-19

Smettere di fumare è importante perché si guadagna salute subito e si ottengono molti benefici a lungo termine. Studi recenti hanno evidenziato nei fumatori  un aumento di almeno tre volte del rischio di sviluppare polmonite severa da Covid-19 rispetto ai non fumatori. Il fumo facilita le infezioni respiratorie veicolando più volte al giorno nell’apparato respiratorio 7000 e più sostanze tossiche.

3. Voglio donare il sangue ma non posso farlo perchè non posso allontanarmi dalle vicinanze della mia abitazione

La donazione del sangue e degli emocomponenti è considerata inclusa tra le motivazioni di “assoluta urgenza”, e sono quindi consentiti gli spostamenti dei donatori che si recano presso le sedi di raccolta pubbliche e associative.

4. Il coronavirus non colpisce i bambini quindi anche se mio figlio ha un pò di febbre non mi preoccupo e non chiamo il medico

Il nuovo coronavirus fino ad oggi ha colpito in maniera minore i bambini rispetto al resto della popolazione, ma i bambini non sono immuni all’infezione. Pertanto in caso di sintomi dubbi (come febbre, rinite, tosse, mal di gola, difficoltà respiratoria) è sempre indicato consultare il pediatra.

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