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Tennis, Bernard Tomic: “Non ho mai amato questo sport, gioco soltanto per i soldi”

Bernard Tomic, foto Steven Pisano CC-BY-2.0

Bernard Tomic non si smentisce mai: uno dei bad boy del tennis australiano, recentemente salito agli onori della cronaca per i suoi atteggiamenti a Wimbledon (dove è stato anche multato di 20mila dollari), non ritratta ma anzi rincara la dose. Il giocatore è stato intervistato nel Sunday Night di Melissa Doyle, dove ha candidamente ammesso di non provare passione per il tennis.

Non ho mai amato giocare a tennis, lo faccio solo per i soldi“, afferma il numero 73 del ranking ATP, che torna anche sulla sua condotta antisportiva ai Championships: “Nei quattro, cinque mesi precedenti non ero motivato. Sento il bisogno di trovare un mio equilibrio a livello mentale, che sia ora, tra un mese o tre mesi: arriverà e lo farà secondo le mie condizioni.” A Wimbledon Tomic si era definito “annoiato” ed aveva anche attaccato alcuni giornalisti, dicendo di avere talmente tanti soldi da non avere interesse per la vittoria o per la sconfitta: “Non mi pento di quello che ho detto, è proprio il motivo per cui l’ho fatto. Volevo far arrabbiare un po’ di persone.

La cosa più incredibile è forse dettata dal fatto che Tomic si dichiari orgoglioso del suo scarso impegno in rapporto ai risultati raggiunti fino a questo momento in carriera. “Credo che tutta la mia esperienza come professionista si sia basata su uno sforzo del 50%, non ho mai provato a dare di più per ottenere tutto questo. Quindi è semplicemente fantastico quello che ho fatto: per me è un lavoro. Chi non vorrebbe lavorare come professionista in uno dei principali sport a livello mondiale e guadagnare milioni di dollari impegnandosi solamente al 50-60%? Credo che chiunque vorrebbe accetterebbe una situazione simile.”

A questo punto non resta che capire se Tomic, che in carriera ha guadagnato oltre sette milioni di dollari in montepremi, a cui vanno aggiunti gli introiti come ad esempio le sponsorizzazioni, potrà mai fare quel salto di qualità che forse lo porterebbe anche ad essere più felice. “Non ci sono molte cose che possono rendermi davvero contento – afferma l’australiano – se dovessi mai avere l’opportunità di vincere un major allora forse potrei sentirmi davvero felice.”

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