“We want to go out there and smack Italy next week”. Eddie Jones, cinquantaseienne tecnico australiano che siede sulla panchina dell’Inghilterra, non ha dubbi: vuole un San Valentino di fuoco a Roma. L’intenzione è quella di “distruggere” gli azzurri in occasione della seconda giornata del Sei Nazioni 2016, in programma domenica prossima allo Stadio Olimpico della Capitale d’Italia.
L’obiettivo degli inglesi, che devono riscattare un mondiale casalingo ben al di sotto delle aspettative dei sudditi di Sua Maestà, è ovviamente quello di lottare per la vittoria del torneo, ma non solo. Gli inglesi devono infilare una serie di vittorie sufficiente a scalare il ranking IRB, per guadagnare posizioni utili ad ottenere una pool più serena per il prossimo Mondiale, nella prima giornata del Sei Nazioni i bianchi hanno già scalato una posizione, strappando il settimo posto alla Francia. Superare la Scozia non era affatto scontato: per tradizione, orgoglio e tigna gli eredi di William Wallace sono sempre pronti a vendere cara la pelle, e così e stato. La Calcutta Cup, tuttavia, è finita nelle mani di Dylan Hartley, con buona pace degli scozzesi. A proposito della Calcutta Cup, trofeo che si aggiudica la vincente tra Inghilterra e Scozia nell’ambito del Sei Nazioni, Eddie Jones ha dichiarato “Non ho idea di come sia chiamata in Italia la coppa. La Panini Cup? Noi la vinceremo.”
A Londra hanno fame di vittorie, poco ma sicuro. Sul fronte azzurro, per ora, possiamo registrare diversi infortuni, a cominciare da David Odiete, al posto del quale è stato chiamato un nuovo esordiente proveniente dal Campionato Eccellenza: Andrea Buondonno. Prende il posto di Jacopo Sarto il flanker Robert Barbieri, problemi fisici anche per Biagi. L’ambiente intanto è sereno: la “mattanza” degli esordienti azzurri a Parigi è stata disattesa dalla prestazione degli azzurri, che nei due minuti finali hanno visto sfumare la prima, storica, vittoria azzurra in terra francese nell’ambito del Sei Nazioni. A proposito del drop finale di Parisse, l’attuale team manager azzurro Gino Troiani, che di calci se ne intende, ha raccontato una chicca a tutti coloro che hanno chiesto lumi sul fatto che non avesse provato Haimona, sulla carta più avvezzo ai calci di Sergio Parisse: “Haimona ridendo mi ha detto che lui non ha mai tirato un drop in vita sua…”.
