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“La Scuola dello Sport è una partita vinta, ma siamo già negli spogliatoi e guardiamo alla prossima sfida. Abbiamo investito tanto e i prossimi quattro anni saranno importanti: abbiamo un prodotto bellissimo, dobbiamo crescere e dimostrare di essere all’altezza del difficile momento storico coinvolgendo le nuove generazioni”. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha aperto con queste parole l’anno accademico della Scuola dello Sport, presentato questa mattina nel Salone d’Onore del Foro Italico, a Roma.
Una realtà in crescita costante: nel 2016, cinquantesimo anniversario dell’istituto voluto da Giulio Onesti, ben 4.300 persone hanno frequentato i corsi della scuola centrale e 30 mila quelli delle scuole regionali. “Il volume delle attività formative è aumentato del 150 per cento – ha sottolineato Malagò – Spendiamo meno rispetto al passato, i costi di gestione si sono abbassati e i ricavi sono aumentati di quasi il 40 per cento. Giulio Onesti aveva ragione: questa scuola non è solo un valore aggiunto per il nostro mondo, ma una necessità”.
“Dobbiamo armonizzare la formazione – ha spiegato Rossana Ciuffetti, direttrice della Scuola dello Sport – Il nostro obiettivo è quello di portare sempre più federazioni a lavorare con noi, è un asset strategico per lo sviluppo”. Confermato il corso di alta specializzazione in management olimpico, giunto alla quarta edizione, fra le novità del 2017 ci sono i seminari tecnici sulle discipline invernali in vista dell’Olimpiade di Pyeongchang 2018 e il corso “Sport tra spettacolo e entertainment”.