Ciclismo

Ciclismo, Gp Lugano: vittoria di Sonny Colbrelli

Pioggia e tempo da lupi non hanno evidentemente spaventato Sonny Colbrelli, che ha vinto la 70° edizione del Gran Premio Città di Lugano. Il 25enne della Bardiani-Csf ha attaccato negli ultimi chilometri insieme a Diego Ulissi (Lampre-Merida) e al colombiano Jarlinson Pantano. Sono stati i due italiani poi a giocarsi la vittoria finale, con il bresciano bravo a sorprendere il connazionale, ancora a caccia del primo successo in stagione. Completa il podio tutto italiano Roberto Ferrari, altro alfiere Lampre. Quindi Andrei Solomennikov (Gazprom), Jarlinson Pantano e Damiano Cunego (Nippo Fantini). Per Sonny Colbrelli, già vicino al successo al Lugano nel 2014, si tratta della prima gioia del 2016.

Prosegue la tradizione italiana nella corsa svizzera. Con quello odierno arrivano a sei i successi consecutivi degli azzurri al Gran Premio Città di Lugano: dalla vittoria del 2010 di Roberto Ferrari, oggi sul gradino più basso del podio, hanno trionfato in successione Ivan Basso (2011), Eros Capecchi (2012), Mauro Finetto (2014), l’anno scorso Niccolò Bonifazio e appunto Sonny Colbrelli quest’anno. Manca all’appello il 2013 soltanto perché in quell’edizione la corsa venne annullata a causa di una copiosa nevicata.

A inizio corsa grande paura per il tedesco Arnold Fiek, autore di una caduta spettacolare quanto pericolosa. Nei pressi della località Ponte del Diavolo, nomen omen che probabilmente ricorderà a lungo, il corridore della Christina Jewelry ha sbagliato una curva, andando a incastrare la sua bicicletta in una ringhiera: l’urto ha fatto sobbalzare il 22enne giù da un dirupo, un volo di dodici metri, che, fortunatamente, si è concluso senza conseguenze nell’acqua del lago. Il malcapitato è stato recuperato da una barca dell’organizzazione e portato immediatamente all’ospedale di Lugano. I primi accertamenti hanno scongiurato la presenza di fratture. Eccezion fatta per lo choc dettato dallo spavento, il giovane corridore sta bene. L’improvvisato tuffo poteva costargli molto caro, per fortuna, una volta dimesso, potrà raccontarlo agli amici davanti a una birra e magari riderci sopra.

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