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Tennis, Gauff: “Dobbiamo volerci bene senza distinzione, usate la vostra voce”

Cori Gauff - Foto Ray Giubilo
La tennista Coco Gauff si unisce alle proteste di atleti e volti noti per la morte di George Floyd, deceduto durante un arresto a Minneapolis lo scorso 25 maggio. “Il mio nome è Coco e parlo dopo mia nonna. È triste che io sia qui a protestare per lo stesso motivo per cui lei protestava più di cinquant’anni fa“, inizia così il discorso pronunciato dalla 16enne statunitense sul palco della sua città, Delray Beach. “Sono qui per dirvi prima di tutto che dobbiamo volerci bene l’un l’altro senza alcuna distinzione” ha proseguito la numero 67 del ranking Wta, “ho passato gli ultimi giorni a discutere con i miei amici non neri, a mostrargli come possono aiutare il movimento. Dobbiamo agire, io non ho ancora l’età per votare quindi il mio futuro, quello di mio fratello e il vostro è nelle vostre mani.“.

Usate la vostra voce, non importa se la vostra piattaforma è grande o ridotta. Come ha detto Martin Luther King, il silenzio delle persone buone è peggio della brutalità delle persone cattive. Non state in silenzio” è l’invito della promessa del tennis mondiale, “se scegliete di stare in silenzio, scegliete di stare con chi vi opprime“. “Ho sentito qualcuno dire nei giorni scorsi ‘non è un mio problema’. Allora voglio dirvi questo: se ascoltate la musica afroamericana, vi piace la cultura afroamericana e avete amici neri è anche la vostra lotta” ha aggiunto Gauff.

Se siete tra queste persone, ma dite che non vi importa ciò che è capitato a George Floyd, questo non ha alcun senso. Io chiedo che ci sia un cambiamento ora, è triste che sia dovuta morire un’altra persona nera per far capitare questo” sottolinea Gauff in conclusione, “dobbiamo capire che andiamo avanti così da tanti anni. Non è solo George Floyd. Avevo otto anni quando Trayvon Martin è stato ucciso e mi spezza il cuore essere qui a sedici anni chiedendo che cambi qualcosa“.

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