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Kyle Edmund si impone su un insufficiente Thomas Fabbiano in due set con il punteggio di 6-2 6-3 in 1 ora e 10 minuti. il britannico avanza così al secondo turno del torneo ATP 250 americano di Winston-Salem, in quella che è la sua prima apparizione qui in North Carolina. Edmund, reduce da una doppia sconfitta al primo turno nei due Masters 1000 statunitensi appena conclusi, è attualmente numero 45 del ranking ATP. Numero 81 invece rimane il nostro Thomas Fabbiano che prima di questo torneo, la scorsa settimana, era riuscito a raggiungere il tabellone principale a Cincinnati. Per il britannico la partita è stata di pieno controllo e il match lo ha visto servire a percentuali altissime: al prossimo turno invece l’ostacolo potrebbe essere più complicato da superare. L’avversario sarà il russo Daniil Medvedev: in un match sulla carta molto interessante.
Cronaca: l’inizio di partita del britannico al servizio è semplicemente clamoroso: Edmund serve inopinatamente 3 ace nei primi 4 punti giocati e mette per primo la testa avanti. Fabbiano in battuta prova a reggere botta ma i problemi sono tutti in risposta. Il set è fatto di scambi per lo più corti e da frequenti errori che ne spezzano il ritmo. Alla fine quello che commette più gratuiti è l’italiano e il break per il giocatore nato a Johannesburg è quasi immediato: 3-1. Fabbiano avrebbe anche la possibilità di rientrare subito in corsa, ma il prodigioso servizio odierno salva ripetutamente il naturalizzato inglese. Superata questa difficoltà Edmund si trova quindi in condizione di poter amministrare la pratica e di chiudere rapidamente i giochi: è 6-2 in appena 31 minuti.
Il secondo set continua sulla falsariga del precedente con il britannico che al servizio persiste nel giocare in versione “martello pneumatico” e l’azzurro che da dietro insegue. Anche quando si entra nello scambio è quasi sempre Edmund a comandare, lasciando così le briciole al rivale. il break è nell’aria e l’inglese non se lo fa ripetere due volte: 4-2 e partita decisamente in discesa. La netta impressione è che Fabbiano non abbia le caratteristiche tecniche per mettere in difficoltà l’avversario odierno. A quel punto Edmund, con la possibilità di giocare sulla propria battuta, conduce la partita senza particolari difficoltà: finisce 6-2, 6-3 in appena 70 minuti.