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Masters 1000 Montecarlo 2021, Sinner tritura Ramos-Vinolas: bastano due set, ora Djokovic

Jannik Sinner - Foto Ray Giubilo

Jannik Sinner avanza al secondo turno del Masters 1000 Montecarlo 2021 dopo aver prevalso nei confronti dello spagnolo Albert Ramos-Vinolas: 6-3 6-4 il punteggio finale in favore dell’altoatesino. Sinner in versione Diesel, soprattutto nel primo set: ciò imponendo il suo insostenibile ritmo di palleggio pesante da fondo, macinando vincenti su vincenti e asfissiando l’avversario. Sul cammino dell’azzurro c’è ora un avversario non dei più facili da superare: Novak Djokovic.

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LA PROGRAMMAZIONE DEL TORNEO

IL MONTEPREMI DEL TORNEO

CRONACA – Il primo set parte subito in salita per l’altoatesino, con Ramos che si prende il break proprio nel game di apertura, per poi confermare la propria battuta. Da questo momento esce fuori l’azzurro, che prima va sul 2-1 e poi si prende il break nel quarto game, sfruttando anche due errori gratuiti dell’iberico. Nel quinto game si assiste al sorpasso e nel sesto game si assiste a uno show da mozzafiato messo in mostra da Sinner: un assedio da parte dell’altoaltesino che si prende il break senza concedere punti e, come se non bastasse, martella con potenza sempre più maggiore l’avversario all’interno degli scambi. Sinner gestisce poi in scioltezza, anche aiutato da Ramos: sul 5-3 e sul servizio dell’azzurro lo spagnolo si divora una volée a rete “a portiere battuto”, vanificando un possibile 30-30 e un possibile recupero nel primo set.

Nel secondo set è Sinner a partire meglio, strappando fin da subito il servizio all’avversario. La frustrazione di Ramos si conferma nel secondo game e anche nel terzo, dove a stento mantiene il proprio turno di battuta. Il quarto game è probabilmente quello che consegna la vittoria al numero 22 al mondo, il quale ha dovuto affrontare due palle break. Detto fatto: punto dopo lo scambio più lungo del match (29 colpi), ace e palla corta da incorniciare. Lo spagnolo non getta la spugna sul 3-1, ma la forza di volontà non è abbastanza per recuperare il break di distanza: il punteggio finale non spiega a fondo quanto il nostro azzurro abbia gestito la situazione.

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