Tennis

Danielle Collins e un finale tutto da scrivere

Danielle Collins
Danielle Collins - Foto Roberto Dell'Olivo

Poche ore fa ha preso forma la prima semifinale di quest’edizione degli Australian Open che vedrà affrontarsi Petra Kvitova e Danielle Collins. Quest’ultima non aveva mai vinto una partita nel tabellone principale di un Major, ne ha vinte cinque, compreso il 6-0 6-2 ad Angelique Kerber, che non è proprio l’ultima arrivata, in una decina di giorni. Il tennis statunitense sogna una finale a stelle e strisce , una finale da favola, con la rivelazione del torneo opposta a Serenona.

CHI È DANIELLE COLLINS

Danielle nasce il 13 dicembre 1993 in un paesino della Florida, St.Petersburg. All’età di 8 anni, quando le due sorelle Williams testavano il circuito con eccellenti risultati,  si appassiona al tennis al punto di viaggiare per la Florida con l’intento di giocare un’oretta con chiunque abbia tempo e voglia di divertirsi insieme a lei.

La fanciulla dimostra di avere talento e testa e si accorge di lei Nick Bollettieri, che si premura di accoglierla nella sua Accademia senza far spendere un soldo alla famiglia di Danielle, che non può permettersi un esborso economico così ampio. Tuttavia il talento in uno sport costoso come il tennis non basta e così l’americana decide di accantonare il sogno di diventare una professionista e si iscrive all’University of Virginia.

Dopo un paio di anni si laurea campionessa NCAA (National Collegiate Athletic Association) e riceve un’inaspettata Wild Card per gli Us Open del 2014. Qui gioca un primo set di livello elevatissimo contro l’attuale numero 1 del Mondo Simona Halep prima di perdere nettamente gli altri due set(6-7 6-1 6-2). Finalmente si apre una finestra di speranza per Danielle, che con i 45000 dollari di montepremi potrebbe finalmente tentare la via del professionismo rincorrendo il suo sogno. Lei sceglie incredibilmente di rifiutare l’assegno che non le permetterebbe di gareggiare a livello NCAA e di concludere gli studi e così nel 2016 si laurea in comunicazione e diventa nuovamente campionessa NCAA.

Ora non ci sono più impedimenti: Danielle incomincia a girare il Mondo, prevalentemente l’America, per giocare partite e provare le prime emozioni del professionismo. Il 2016 non porta in dote ottimi risultati, ma nonostante chiuda l’anno al numero 299 delle classifiche, Collins continua a crederci spinta dalla passione che la muoveva sin da quando era solo una bambina e così nell’aprile del 2017 giunge il vero punto di svolta della sua carriera: riceve un premio di 100000 dollari dall’Oracle US Tennis Award ed incomincia a circondarsi di massaggiatori, medici e preparatori che si prendano cura del suo fisico. I risultati a poco a poco migliorano, arrivano i primi match contro veterane del circuito come la portoricana Monica Puig, che le concede due games ad Indian Wells, ma quello che conta è che Danielle al termine del 2017 è ad un passo dalla top 100. Poche settimane dopo arriva la prima gioia, il primo torneo a Newport Beach, dove sconfigge in ordine Bouzkova, Loeb, Su-yeong, Tomljanovic e Zhuk. Arriva poi un’altra Wild Card ad Indian Wells, questa sfruttata decisamente meglio con il raggiungimento degli ottavi di finale, dove è Carla Suarez Navarro ad estrometterla in 2 facili parziali. La settimana dopo stupisce anche il pubblico di Key Biscayne partendo dalle qualificazioni e qui si issa fino alle semifinali permettendosi di eliminare Venus Williams. La sconfitta al penultimo atto di Miami contro Jelena Ostapenko era il miglior risultato della carriera di Danielle fino ad un paio di settimane fa, prima di fare la storia sotto il cielo di Melbourne.

Eliminata Goerges in rimonta, Collins infila 3 vittorie clamorose in straigh tsets, una di queste contro Angie Kerber e poche ore fa sconfigge la russa Pavlyuchenkova giocanodo un terzo set stellare. Buon servizio, fondamentali potenti e precisi ed un temperamento da veterana. Giovedì ci sarà Petra Kvitova, una delle tenniste più in forma del momento. Ma Collins vuole stupire l’America e, perché no, competere per il titolo con Serena Williams, campionessa che Danielle un decennio fa sosteneva davanti ad un televisore.

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