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Fabio Fognini e Simone Bolelli non chiudono i conti. L’Argentina vince il doppio e riapre la sfida valevole per il primo turno del World Group di Coppa Davis 2017. Carlos Berlocq e Leonardo Mayer sconfiggono dopo una partita tiratissima gli azzurri con il punteggio di 6-3 6-3 4-6 2-6 7-6(7) e rimandano il verdetto finale a domenica quando si disputeranno il quarto ed il quinto singolare.
Dopo aver concluso la prima giornata in vantaggio per 2-0, quindi, l’Italia non riesce ad archiviare la pratica sudamericana e domani proverà nuovamente a staccare il pass per i quarti di finali. Risulteranno decisivi, infatti, i due singolari, disputati presumibilmente dagli stessi giocatori impegnati nella giornata di venerdì, chiaramente invertendo gli incroci.
La coppia italiana è partita piuttosto contratta, non riuscendo a trovare soluzioni opportune in risposta (il primo break in loro favore è arrivato nel nono game del terzo set, dopo due ore e dieci minuti di partita) e non risultando particolarmente incisiva sotto rete. Nella prima parte di match, Fognini è apparso troppo svogliato e non desideroso di lottare, al contrario dei due argentini che mostravano grande tenacia e coraggio nel loro comportamento nel rettangolo di gioco. Tuttavia, mostrando lampi di grande classe, i nostri portacolori sono stati in grado di ricondurre in parità l’incontro, per poi cedere definitivamente al quinto e decisivo set, dopo aver anche sprecato un match point con il servizio a disposizione.
In avvio di partita, Berlocq annulla la prima palla break con un servizio vincente nel primo gioco e non si registrano altre occasioni di rottura nei primi 15 minuti dell’incontro. Successivamente, è la coppia azzurra a fronteggiare le prime due palle break, magistralmente annullate da un Fognini in grande spolvero, ma i nostri portacolori non riescono a ripetersi nell’ottavo game quando, da una situazione di vantaggio, subiscono quattro punti consecutivi e cedono la battuta, consentendo agli argentini di servire per il primo parziale. Così Berlocq non tentenna, si mostra glaciale ed estremamente solido in fase di servizio e conduce la squadra sudamericana verso il traguardo del primo set.
Nel secondo parziale, continua il momento di buio della coppia azzurra, determinato anche dal perfetto approccio impostato dagli argentini. Così la squadra italiana, dopo aver salvato miracolosamente il terzo game, deve soccombere nel quinto gioco, quando Fognini manca un difficile recupero ed è costretto a cedere la battuta. Il capitano Barazzutti cerca di fornire consigli in panchina, focalizzandosi soprattutto sulla parte mentale ma, nonostante ciò, gli azzurri non si mostrano pericolosi e dopo un’ora e venti minuti sono chiamati a servire per rimanere nel secondo set. Ma Mayer, sfruttando ancora un’Italia piuttosto sottotono, sfodera delle giocate micidiali che permettono agli argentini di incamerare anche la seconda frazione con il punteggio di 6-3.
Nel terzo set, si segue l’ordine dei servizi con estrema facilità , anche se giunge qualche cenno positivo e soprattutto di risveglio da parte della coppia azzurra. Il momento buio sembra essere definitivamente cancellato e le impressioni vengono confermate quando nel quinto game Bolelli si procura un break point dopo un imprendibile diritto diagonale, ma in tal caso i sudamericani riescono a salvarsi e mantenere il vantaggio, portandosi sul 3-2. L’equilibrio, dunque, si protrae fino al 4-4, quando un pessimo game disputato da Berlocq permette agli azzurri di poter usufruire di tre palle break consecutive. Dopo le prime due annullate, la squadra capitanata da Corrado Barazzutti riesce a trovare il primo break dell’incontro e si prepara a servire per condurre la partita al quarto set. In questa circostanza Fognini, dopo qualche sterile lamentela con il pubblico, ritrova la concentrazione opportuna e,da 0-30, riesce ad imporre la propria firma sui quattro punti consecutivi, permettendo all’Italia di aggiudicarsi il parziale per sei giochi a quattro.
Gli italiani, rinvigoriti dal rientro in partita, partono in maniera strabiliante nel quarto set e, grazie ad un ottimo rovescio lungolinea di Fognini, riescono ad ottenere il break in avvio di parziale. La situazione è cambiata drasticamente: adesso è la coppia argentina ad essere in totale sbandamento, commettendo tanti errori e non mostrando un body language positivo. Così gli azzurri approfittano a pieno della circostanza a loro favore ed ottengono un ulteriore break nel quinto game, issandosi sul 4-1 pesante alla prima opportunità utile. Il parziale, dunque, non regalerà altre situazioni interessanti: gli argentini non appaiono in grado di rimontare uno svantaggio così ampio e sono indirizzati verso il quinto set, dove si deciderà definitivamente l’incontro. Così la squadra azzurra conquista il quarto parziale con il netto punteggio di 6-2 e, dopo quasi tre ore di gioco, si vola verso la frazione risolutiva.
Nonostante l’inerzia appaia a favore della coppia italiana, l’inizio degli argentini è impetuoso: dopo aver salvato una delicata situazione da 0-30, i sudamericani ottengono un insperato break nel secondo gioco, sfruttando un errore di dritto di Simone Bolelli. Ma gli azzurri non si perdono d’animo e, mostrando una maggiore incisività in risposta, riescono a controbrekkare immediatamente, dopo un facile smash compiuto da Fabio Fognini. Nei giochi successivi, i giocatori in risposta non hanno particolari opportunità per operare un break che, a questo punto, potrebbe rivelarsi letale. Con estrema rapidità , si giunge sulla situazione di 6-5 in favore degli argentini. Ma, quando tutto sembrava avviarsi al tiebreak finale, un brivido giunge in casa italiana: dal 30-0, infatti, i sudamericani inanellano tre punti consecutivi, issandosi così a match point, ma un kick esterno operato da Fognini permette a Bolelli di giocare una facile voleè sopra la rete. Scampato il pericolo, la coppia azzurra mantiene il servizio e si giunge al fatidico tiebreak.
Un errore di dritto di Bolelli nel terzo punto permette alla coppia sudamericana di garantirsi il mini-break: 2-1. In seguito, Berlocq mostra due servizi fenomenali e l’Argentina, così, vola sul 4-1. A questo punto, la responsabilità è tutta sulle spalle di Fognini, il quale commette un deleterio doppio fallo che, potenzialmente, compromette il match. Un ace di Mayer regala all’Argentina 4 match points consecutivi sul punteggio di 6-2. Ma, quando tutto pareva finito, accade l’impossibile! Un’incredibile risposta di Bolelli, voleè vincente di Fognini, un errore di dritto di Mayer e un ulteriore voleè di Fabio permettono all’Italia di pareggiare i conti, sul 6-6. Dopo il cambio campo, Berlocq commette un errore di posizionamento, consentendo all’Italia di giocarsi un clamoroso match point sulla battuta di Fognini, il quale però non concretizza l’opportunità steccando un dritto a causa di un cattivo rimbalzo. Nel punto successivo, un lungo scambio permette agli argentini di avere il sesto match point a disposizione, prontamente sfruttato da Leonardo Mayer con un micidiale dritto diagonale che pone la parola fine alle ostilità .