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Challenger e Itf 2018, settimana 11: Berrettini brilla a Irving, Caruso ai quarti in Cina

Matteo Berrettini - Foto Antonio Milesi

Matteo Berrettini vola in top 100 ora anche ufficialmente, con un torneo giocato ad Irving (150mila$ + H, hard) in cui oltre alle prestazioni eccezionali sul piano tecnico ha dimostrato un carattere di ferro ed una tenuta atletica invidiabile, finalmente davvero granitico sotto tutti i punti di vista. In finale ha perso dal kazako Kukushkin in tre set. L’azzurro, entrato come “alternates” per la rinuncia dell’israeliano Sela, ancora impegnato ad Indian Wells, ha sconfitto nel primo turno la testa di serie numero 1 del tabellone, il giapponese Sugita, poi Scmyczek, Basic, Fucsovics, tutti scalpi eccellenti che lasciano indurre davvero una maturazione definitiva del talento romano. L’allievo di Vincenzo Santopadre ha cominciato la stagione in maniera davvero brillante con la qualificazione raggiunta allo Slam australiano, poi secondo turno a Doha, proseguendo con le semifinali al Challenger di Cherbourg e la vittoria a Bergamo prima di questa finale. Tra due settimane avrà in scadenza i 51 punti della finale di Quanzhou della scorsa stagione, per cui in ottica Roland Garros dovrà ancora sudare per mantenere questa classifica che lo renderebbe sicuro di un posto nel maindraw, significativo anche in termini economici. Va fatto anche un plauso a Coach Umberto Rianna che da tecnico federale affianca Santopadre nella guida del talentino azzurro.

Nello stesso torneo Fabbiano, in tabellone grazie ad una Wild Card, è stato sconfitto al primo turno dal cipriota Petros Chrysochos che da Junior è stato numero 19 del mondo ed è attualmente senza ranking solo perché ha interrotto l’attività internazionale per giocare nel torneo universitario americano. Nel 75mila$ +H sul cemento di Shenzhen, ottimo torneo per Salvo Caruso eliminato nei quarti solo dal bielorusso Ivashka che poi ha vinto il torneo. Da segnalare i progressi continui del polacco Hurkacz, che raggiunge con la semifinale il suo best ranking al numero 178 ATP, così come i quarti spingono Galovic, il croato d’Italia, alla posizione 187 nella classifica mondiale. A Drummondville, in Canada, nel torneo da 75mila$ sul cemento, successo per l’americano Kudla.

A livello Futures partiamo da Santa Margherita di Pula, Ita F3, 25mila$ su terra battuta: vittoria per il colombiano Dellien su Martin Cuevas che nei quarti di finale ha superato il nostro Edoardo Eremin protagonista di un buon torneo. Un talento ritrovato, che mentre scriviamo si è qualificato anche per il prossimo torneo sardo. Bene anche Basso che ha raggiunto le semifinali. Il francese Gigounon vince il 25mila spagnolo mentre nel 15mila $ in Croazia Matteo Viola si ferma ai quarti di finale per mano dell’ungherese Valkusz che poi è andato a vincere il torneo. Sorprendente Luca Giacomini in Grecia, ad Heraklion, giunto in semifinale eliminando Baldi, prima testa di serie. Giacomini, non un gigante di statura, compensa con un gioco di gambe eccezionale, grande temperamento e capacità di concentrazione, regala pochissimo ed è anche dotato di un buon braccio. Il 20enne azzurro con questo risultato entrerà in top 800, suo best ranking. Il finlandese Heliovaara vince in Israele dove Bobby Marcora si spinge fino ai quarti di finale. L’americano Nguyen vince il secondo Futures consecutivo in terra giapponese mentre in Qatar Pietro Rondoni si arrende solo in finale al britannico Jay Clarke, alla seconda finale consecutiva in Asia. Best ranking per Rondoni che raggiunge la posizione 505 ATP. Ancora progressi anche per Giacalone, eliminato ai quarti in Qatar. Il russo Safiullin, fenomeno ancora acerbo, trionfa nel Futures di Kazan, mentre l’esperto Ivan Nedelko, vecchia volpe del circuito, vince sulla terra di Antalya.

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