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Challenger Milano (50mila$+H, terra): [1] L. Djere (Srb) b. [Q] G. Mager (Ita) 6-2 6-1
Nell’unico Challenger settimanale, in concomitanza con le quali di Wimbledon, disputato a Milano, nella cornice meravigliosa e “vippara” dell’Aspria Harbour Club (50mila$+H, terra), prestazione fantastica del sanremese Gianluca Mager, tornato finalmente a giocare un tennis di ottimo livello, fatto di servizi e diritti vincenti. Proveniente dalle qualificazioni Mager nel tabellone principale ha prima battuto il next gen spagnolo Kuhn, sebbene non in condizione perfetta, poi ha convinto demolendo la resistenza del portoghese Monteiro, e nei quarti ha superato anche l’ostico lusitano tds 2 Pedro Sousa, dal gioco piatto e fastidioso. In semifinale poi il capolavoro contro il serbo Krstin, testa di serie numero 6. Tutte vittorie in due set. Così in finale Mager si è ritrovato contro il top 100 Djere, anche lui serbo di origini ungheresi: qui l’azzurro è arrivato con le batterie scariche, e non è riuscito ad opporsi alla maggiore freschezza del suo avversario, che così vince il secondo Challenger della sua carriera. Per Mager posizione ora più interessante a livello ATP, numero 298 ATP grazie ai 51 punti guadagnati a Milano.
La corsa di Arnaboldi si è fermata nei quarti di finale per mano dell’olandese De Bakker, ex top 100, però il canturino ha dato segnali importanti di una condizione in crescita e ora guarda con fiducia al futuro con obiettivo top 200 entro l’anno. Arnaboldi ha battuto nel derby al secondo turno un Quinzi che non decolla ancora, sebbene sia comunque al suo best ranking al numero 200 ATP. Best ranking anche per Filippo Baldi (300 ATP), nonostante l’eliminazione al primo turno al torneo casalingo per il milanese che ora si allena in Sicilia nell’Accademia di Cinà con Aldi. In ripresa appare anche Gaio che sta trovando una discreta continuità di risultati, giungendo al secondo turno nel torneo meneghino.
In doppio ancora una vittoria per la coppia Ocleppo/Vavassori, davvero due rulli compressori nella specialità, al secondo successo stagionale a livello Challenger dopo Francavilla. Ora per i due si avvicina la top 100 nella classifica di doppio, e come abbiamo avuto modo di affermare più volte, questa è una coppia interessante anche in ottica Davis. Spumeggiante e capace di qualsiasi giocata Ocleppo, determinato e focalizzato Vavassori, entrambi dotati di servizio e risposta notevoli.
Futures
Spagna F16, Palma del Rio, 25mila+H, Hard: [2] L. Miedler (Aut) b. [8] V. Durasovic (Nor) 6-2 7-6
Ronnie Leitgeb, ex allenatore di Thomas Muster, per un periodo ha allenato Quinzi insieme al suo nuovo pupillo Miedler ed ora si sta dedicando solo all’austriaco che a 22 anni entrerà con questo risultato in top 300 e potrà partecipare più tranquillamente ai Challenger, suo vero obiettivo a breve termine. In finale ha superato il norvegese di scuola spagnola Victor Durasovic, altro tennista da tenere in considerazione per il futuro.
Belgio F2, Arlon, 25mila$, terra: [5] J.P. Varillas (Per) b. Z. Bergs 7-6 4-6 6-1
Il titolo se lo sono giocato il padrone di casa Zizou Bergs, il sosia di Shapovalov, fortissimo diciannovenne belga in crescita esponenziale e prospetto di grande futuro, e il sorprendente peruviano Varillas. Bergs ora top 500 ma che vale già molto di più con 2 titoli già conquistai a livello Futures, Varillas più in alto in classifica e più grande di tre anni: alla fine, al terzo set, ha vinto il peruviano al secondo titolo stagionale e ora vicino alla top 400.
Canada F4, Kelowna, 25mila$, Hard: [1] J. Aragone (Usa) b. [WC] A. Galarneau (Can) 6-2 6-3
Lo statunitense Aragone, 23 anni, nato a Buenos Aires ma cresciuto negli Stati Uniti ha battuto in finale il canadese Galarneau, addirittura senza ranking finora in singolare. Secondo titolo stagionale per il tennista americano.
Rep. Ceca F4, Pardubice, 25mila$, terra: [1] L. Rosol (Cec) b. [6] P. Torebko (Ger) 6-4 6-0
Il trentaduenne Lukas Rosol torna a vincere un Futures dopo 9 anni, del resto il ceco è un giocatore abituato a ben altri palcoscenici da ex numero 26 del mondo nel 2014.
Francia F11, Montauban, 25mila$, terra: [3] J.P. Ficovich (Arg) b. U. Blanch (Usa) 6-7 6-3 6-3
Quinto titolo in carriera per l’argentino Ficovich, tutti su terra battuta, che in finale ha superato la sorpresa del torneo, quell’americano Ulises Blanch che da Junior è stato numero 2 del mondo e sta girando da mesi in Europa per fare esperienza qui da noi, con alterni risultati.
Honk Kong F1, 25mila$, Hard: Y. Mochizuki (Gia) b. H. Wong (Hkg) 4-6 6-2 6-1
Secondo titolo in carriera per il ventenne nipponico Mochizuki intorno alla posizione 600 ATP con tutti i punti conquistati in terra asiatica.
USA F17, Tulsa, 25mila$, Hard: [7] M.A. Huesler (Svi) b. S. Riffice (Usa) 6-4 6-2
Lo svizzero Huesler 22 anni e al best ranking intorno alla posizione numero 500 del mondo conquista il secondo titolo Futures della sua carriera battendo in finale Sam Riffice che tra i due sembra quello che potrebbe avere un futuro più luminoso, nonostante stia ancora indietro in classifica.
Germania F5, Kamen, 15mila$ terra: [2] D. Kuzmanov (Bul) b. [5] S. Bangoura (Usa) 6-1 7-5
Il 24enne di Plovdiv vince il sedicesimo titolo, il secondo consecutivo, a livello Futures, ma non conquista posizioni in classifica perché scarta i punti del torneo turco che nello scorso anno aveva vinto nella stessa settimana.
Israele F11, Kiryat Shmona, 15mila$, Hard: [2] F. Vilardo (Ita) b. [7] T. Hank (Mex) 7-6 6-3
Primo sorriso in singolare in carriera per Francesco Vilardo, seguito da Coach Rota nell’Accademia di Laura Golarsa: vittoria per lui nel torneo israeliano dove in finale ha superato il messicano Tigre Hank di cui si dice un gran bene.
Italia F16, Gaeta, 15mila$, terra: [Q] M. Cutuli (Ita) b. [3] J.P. Paz (Arg) 6-1 6-4
Grandi soddisfazioni azzurre al torneo di Gaeta dove la vittoria è andata a Mirko Cutuli, proveniente dalle qualificazioni, che fin ad oggi a 22 anni non aveva ancora vinto un torneo pro in singolare. In finale l’azzurro ha avuto la meglio sul fortissimo argentino Paz, vecchia conoscenza in Italia e giocatore di grande livello. In semifinale tra l’altro Cutuli ha superato il pontino Giulio Zeppieri, sedici anni e primi punti ATP per lui. Zeppieri è allenato alla Capanno tennis Academy da Coach Piero Melaranci, che lo sta facendo crescere senza grosse pressioni e con un bagaglio tecnico davvero completo in attesa della maturazione fisica definitiva. Bene anche Antonio Massara, semifinalista.
Olanda F1, Alkmaar, 15mila$, terra: [6] C. Geens (Bel) b. [2] B. Van De Zandschulp 3-6 7-6 6-1
Il belga Geens, 22 anni ed ex numero 8 del mondo da Junior, un po’ calato per vari infortuni nell’ultima stagione, conquista il secondo titolo stagionale ed il quinto della carriera vincendo in finale contro l’olandese Van De Zandschulp che dopo un 2016 e un 2017 ottimi sembrava un po’ perso, coetaneo di Geens e dotato in apparenza anche di maggiore talento.
Portogallo F10, Setubal, 15mila$, Hard: [1] B. Crepatte (Fra) b. [8] T. Cacao (Por) 6-2 7-5
23 anni francese Crepatte conferma la tds numero 1 che lo vedeva favorito e conquista il secondo torneo della sua carriera a livello Pro, avvicinando così la top 400.
Sri Lanka F3, Colombo, 15mila$, terra: [5] M. Sureshkumar (Ind) b. [6] V. Orlov (Ukr) 7-6 0-6 6-1
Ottima la tournee in Sri Lanka per la promessa indiana diciottenne Sureshkumar che dopo una semifinale e una finale persa, va a conquistare il torneo battendo l’ucraino Orlov. Best ranking per l’indiano che entrerà in top 700 e dovrà confrontarsi con il circuito europeo per crescere da qui a breve: alto poco più di 180 cm e dotato di un fisico filiforme, dovrà mettere anche qualche chilo di massa magra e muscoli per migliorare e portarsi a livelli più alti.
Tunisia F25, Hammamet, 15mila$, terra: [1] J.I. Galarza (Arg) b. [8] J. Nikles (Svi) 6-3 7-6
Sulla terra tunisina trionfo dell’argentino Galarza, al settimo successo della carriera a livello Futures: il 24enne di Buenos Aires, 378 ATP, ha sconfitto in finale lo svizzero Nikles, 21 anni, tennista interessante e di buona prospettiva.
Usa F18, Pittsburgh, 15mila$, terra: M.N. Martinez (Arg) b. [3] A. Gomez (Col) 6-4 6-4
L’argentino Martinez torna a vincere un torneo dopo 4 anni provando a risalire la china dopo che è precipitato in classifica fuori dai primi 800 dopo essere stato top 400 pochi anni fa. In finale ha superato il colombiano Gomez, anche lui sceso in classifica e finora vincitore solo nei tornei casalinghi in Colombia.