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Berrettini: “A Napoli amano il tennis: spero in un’atmosfera carica”

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini - Foto Ray Giubilo

Matteo Berrettini ha parlato in vista del suo esordio al torneo ATP 250 di Napoli 2022. Sull’Arena affronterà lo spagnolo Roberto Carballes Baena, con cui ha perso la settimana scorsa a Firenze. Il romano ha testato il Campo D’Avalos nel primo pomeriggio insieme a Lorenzo Musetti: “Abbiamo provato il campo, ci hanno detto di stare attenti alla parte verso dietro. Quindi siamo stati vicini. Il campo sembrava stabile, buono, abbastanza lente come me lo aspettavo. Abbastanza simile a quello di Firenze. Atmosfera calda da subito. Mi sono allenato dopo Firenze, sono carico”.

Sulla possibilità di qualificarsi alle ATP Finals: “Finché matematicamente non sono fuori ci credo. Ho tre tornei davanti, è molto difficile ma continuo a provarci in un anno complicato. Non gioco solo per il master ma anche per altri obiettivi. Ci tengo per esempio a fare bene qui e a Parigi Bercy dove non ho mai fatto bene. Chiudere vicino al top 10 sarebbe già importante”.

Sull’opportunità di giocare a Napoli: “Una città come Napoli si è sentito, è una città molto calda che ama il tennis. A me personalmente fa piacere. Parte della mia famiglia vive qui. Non ero venuto per la Davis, quindi spero in un’atmosfera carica. Ci sono stati nonostante tutto risultati importanti quest’anno. Fratello mio padre e moglie e mio cuginetto vivono qui. Viaggio parecchio e sono sempre in giro, mi fa piacere essere. Non è come quando vieni qui solo per visitare parenti. Mi trovo sempre bene ed è una città facile da amare”.

Sui cambiamenti negli ultimi anni: “Ne ho colpite di palline negli ultimi quattro anni, sicuramente è cambiato tanto. Al tempo ero più o meno cinquanta del mondo ed era già un risultato che non mi aspettavo di raggiungere. Sono orgoglioso di me, del mio team e della strada che ho fatto. Ricordo un viaggio breve ma intenso, fa piacere tornare con lo stesso spirito di allora”.

Su Musetti: “Lorenzo è sicuramente un grandissimo tennista della nostra generazione nonostante sia più piccolo di me. Una volta ero io il giovane, ora lui e Jannik. Annata importante ha fatto bene a Firenze. Tabellone si guarda ma poi ci si concentra un punto alla volta. Auguro buona fortuna a Lorenzo. Poi con l’Italia avremo la Coppa Davis”.

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