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Atp Basilea 2018, Copil sorprende Zverev in tre set e vola in finale

Marius Copil - Foto Wikimedia Commons

Il sogno di Marius Copil continua. Dopo le vittorie prestigiose su Marin Cilic e Taylor Fritz, arriva anche il successo al terzo set su Alexander Zverev: il tedesco è battuto 6-3 (6)6-7 6-4 e il rumeno conquista la finale dell’Atp 500 di Basilea dove attende Federer o Medvedev.

Una vittoria prestigiosa del tennista classe ‘90, che domina in lungo e largo sul teutonico, davvero spaesato e distratto in un match ricco di colpi di scena. Infatti, nel primo set, il numero 93 al mondo, ha dominato e brekkato immediatamente il tennista fenomeno del circuito maschile: poi, nel secondo, il minore dei fratelli Zverev, si è salvato al tie-break, quando l’avversario sembrava in procinto di chiuderla. Poi, il colpaccio finale, meritato e giusto, per costanza e gioco continuo ed offensivo nel corso del match: il break del decimo gioco è stato a sorpresa ma meritato. Con tale successo, conquistata la prima finale Atp in carriera: next stop, Federer o Medvedev.

CRONACA

PRIMO SET– L’esordio di Copil è a rilento al servizio, dovendo far fronte agli attacchi immediati dell’avversario, che non ha problemi alla battuta, pareggiando subito l’11. Il romeno sembra molto combattivo ad inizio match, tanto da, dopo aver mantenuto il servizio, mandare ai vantaggi Zverev sul suo servizio: attraverso gli ace e le discese a rete, il teutonico si salva, ottenendo una palla break nel gioco successivo, ma respinto alla grande da Copil che sale 3-2.

Il classe ’97 appare troppo compassato in avvio di match, ed infatti, incappando in un doppio fallo prima ed in un errore dopo, il rumeno ottiene il break al secondo tentativo. La meravigliosa forma fisica del #93 lo porta a lottare e resistere a scambi lunghi e duri contro uno Zverev su livelli imbarazzanti, troppo discontinuo e distratto: la poca freddezza, come nel nono gioco, si manifesta con due palle break non convertite, che portano Copil a vince game e primo parziale per 6 giochi a 3.

SECONDO SET– Il secondo parziale si apre con scambi rapidi e poco combattuti, con la sensazione che basti un episodio per dare una direzione al set. Zverev non ha problemi a salire 2-1, mentre il classe ’90 sopravvive a 10 minuti di gioco, duro ed equilibrato, dove il numero 5 al mondo ottiene 3 chance per il break, ma Copil in qualche modo si salva: infatti, si gioca soltanto sul suo servizio, dato che il nativo di Amburgo sale 3-2 senza problemi.

Il rumeno si reinventa tennista anni ’90 con discese a rete con un interessante serve&volley, che gli permette di vincere in pochi minuti il game di battuta. Zverev torna al servizio, si complica la vita con un doppio fallo, poi, sale 4-3: Copil non ha problemi al servizio, anzi, in questo frangente è lui a fare il match.

Infatti, nel nono gioco, il turning point si è quasi compiuto: Zverev rischia di perdere addirittura il match, dato che, avanti 40-15, si giunge ai vantaggi, dove un Copil versione Federer, mette in difficoltà il tedesco, troppo timoroso e con il famoso “braccino”, che se la cava al servizio. Copil rischia a sua volta, con due errori di troppi, ma il 5-5 è servito: match apertissimo. Zverev manda il tutto sicuro al tie-break, ma Copil scherza a meraviglia il minore dei fratelli tedeschi, portando il set al gioco decisivo. Nel tie-break decisivo, Copil sale subito 4-2, poi, il solito blocco degli inesperti giunge nel momento più importante: i punti per andare al match point non arrivano, bensì il tedesco guadagna prima un set point, che non sfrutta per via del solito combattivo Copil, che poi commette un clamoroso errore lungo, dopo un banale doppio fallo, che consegnano il secondo set per 7 giochi a 6 al fenomeno tedesco.

TERZO SET – Entrambi continuano sull’onda dell’entusiasmo del set precedent, perso davvero per poco dal rumeno, che si rifà al servizio, senza problemi, così come il classe ‘97: l’equilibrio probabilmente farà da padrone durante il match. Nei primi giochi, è soprattutto Zverev a cercare di mettere sotto pressione un avversario ostico come il rumeno. Infatti, si gioca prevalentemente sul servizio del numero 93, che però recupera agevolmente sotto 0-30. Allo stesso modo fa Zverev, in un batti e ribatti di errori es equilibrio continuo: la tattica offensiva del classe ‘90 paga ancora, riuscendo a salire 4-3. Zverev non ha problemi a mantenere il servizio, con la prima che lo salva ancora una volta: Copil, nel game successivo, sopravvive ad un gioco lunghissimo, finito ai vantaggi, con l’assenza di break ancora viva a fine parziale.

Clamorosamente, al decimo gioco, il rumeno riesce nel colpaccio: break e vittoria finale per 6 giochi a 4. Dopo la vittoria su Marin Cilic, ecco un’altra sorpresa e adesso sognare in grande è più che lecito.

 

 

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