Tennis

Adriano Panatta: “Lo sport a porte chiuse non ha senso, giusto rinviare”

Che cosa ha a che vedere con il calcio e con lo sport in generale una partita a porte chiuse, senza tifosi e giocata ad agosto?“. È questo il pensiero dell’ex campione del tennis italiano Adriano Panatta riguardo lo sport e in particolare il calcio a porte chiuse ai tempi del coronavirus. “Giocare Atalanta-Valencia ha fatto molti danni ma non mi meraviglio – ha sottolineato Panatta, parlando della partita di Champions definita ‘bomba biologica’, ai microfoni de Il Mattino – Basta pensare a come Trump ha sottovalutato la questione fino a pochi giorni fa…“. Panatta ha poi parlato della dolorosa decisione di rinviare Wimbledon: “Non potevano fare altrimenti. I campi in erba in autunno non sarebbero la stessa cosa perché c’è bisogno di un certo clima, di una certa umidità per poterli tenere in maniera perfetta. E quindi non hanno potuto slittare come hanno fatto gli organizzatori del Roland Garros che, con la terra battuta, non hanno di questi pensieri“. Una battuta in chiusura: “Come sarà il tennis dopo? Ci sarà diffidenza. Non so se sarà l’occasione di vedere meno tornei“.

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