Giochi Olimpici invernali giovanili Lillehammer 2016

Lillehammer 2016, Chiara De Zolt Ponte: “Copio le norvegesi per diventare grande”

Chiara De Zolt Ponte - Foto official Instagram profile

Chiara De Zolt Ponte è pronta per rappresentare lo sci di fondo femminile italiano alla prossima Olimpiade invernale giovanile di Lillehammer 2016, al via oggi in Norvegia. “È un grande onore per me partecipare a questa manifestazione e rappresentare i colori dell’Italia. È difficile fare previsioni – racconta Chiara nell’intervista esclusiva concessa a Sportface.it – ma ho avuto sensazioni positive dalle gare internazionali disputate in questa stagione con le mie coetanee che dovrò poi affrontare a Lillehammer (per lei 4 gare in 10 giorni, ndr)”.

Com’è andata la stagione finora? A livello nazionale nella categoria Aspiranti hai dominato, sei soddisfatta delle esperienze fatte finora a livello internazionale?
“In Coppa Europa junior è andata bene, sono sempre arrivata in zona podio. Le norvegesi comunque rimangono sempre le ragazze da battere”.

Ti sei data una scadenza per l’esordio nella Coppa del mondo dei “grandi”?
“Spero di poter esordire a 23/24 anni, il livello della Coppa del mondo è molto alto e voglio arrivare pronta, così da cominciare ad ottenere buoni risultati”.

Siete una famiglia dedita allo sci di fondo (il campione Maurilio De Zolt è secondo zio di Chiara), tuo papà in primis e i tuoi due fratelli fanno sci a livello agonistico. Impossibile fare altro?
“Inizialmente facevo discesa, poi dopo un infortunio al ginocchio all’età di 8 anni ho iniziato a fare fondo e da lì non ho più smesso! Mi ha preso sempre più e sono davvero felicissima di praticare questo sport, pieno di sacrifici ma anche di soddisfazioni. Mio padre mi sta dando una gran mano sia durante gli allenamenti che per tutto il contorno, dalla scelta dei materiali a quella di un bravo medico sportivo”.

Sei da poco entrata a far parte dell’Arma dei Carabinieri. Come riesci a conciliare gli impegni sportivi con i “doveri” di addestramento dell’Arma?
“È molto complicato riuscire a conciliare gli impegni, da un lato allenamenti e gare nel weekend, dall’altro gli addestramenti con i Carabinieri a Roma nel resto della settimana”.

Al di fuori dello sci quali sono i tuoi hobby, come trascorri il tuo tempo libero?
“Di tempo libero soprattutto adesso ne ho davvero poco, e preferisco dedicarlo agli affetti più cari a casa con i miei familiari”.

Lo sci di fondo italiano sta di nuovo ritagliandosi degli spazi importanti a livello internazionale, soprattutto con gli uomini. C’è aria nuova nel vostro ambiente?
“Sì la percepisco, è anche aumentata la concorrenza tra noi ragazze. In particolare quelle un po’ più grandi di me sono sulla buona strada per esordire in Coppa del mondo con buoni risultati”.

Hai un modello al quale ti ispiri nel praticare questo sport fatto di sudore e fatica?
“Il mio modello è sempre stato quello della Norvegia, perché dedicano tutta la vita al loro sport e i risultati si vedono. Oltremodo sono da ammirare per la completezza tecnica. Proprio per questo, anche se i migliori risultati li ottengo con lo skating, sto lavorando per migliorarmi in tecnica classica, perché ormai il fondo moderno richiede completezza tecnica per riuscire a mettersi in luce”.

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