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Nuoto, Europeo Londra: Ferro-Cerruti di bronzo nel sincro, Minisini-Perrupato d’argento nel duo misto

Nuoto sincornizzato Cerruti-Ferro - Foto Pierre-Yves Beaudouin CC BY-SA 3.0

L’Europeo di Londra continua a regalare all’Italia grandi soddisfazioni nella terza giornata di gare all’Acquatics Centre. In seguito alla brillante prestazione nelle eliminatorie delle tuffatrici Cagnotto e Bertocchi che si assicurano la finale di stasera con il primo e terzo miglior punteggio, la giornata prosegue all’insegna del nuoto sincronizzato. Una disciplina nella quale l’Italia si riscopre competitiva dopo la medaglia conquistata nel singolo da Linda Cerruti.

Ad aprire le danze all’Acquatics Centre di Londra, le gare preliminare del libero a squadre: presenti in vasca l’oramai collaudata spedizione azzurra composta da Elisa Bozzo, Beatrice Callegari, Camilla Cattaneo, il fiore all’occhiello Linda Cerruti, Francesca Deidda, Manila Flamini, Mariangela Perrupato e Sara Sgarzi. Rompe il ghiaccio la formazione svizzera, in attesa delle atlete azzurre, settime nell’order of play, che eseguiranno il proprio esercizio con l’obiettivo di ipotecare una medaglia e qualificarsi all’imperdibile finale di venerdì (17:00 ora italiana). Fa discutere la clamorosa assenza della Russia che manca così un facile appuntamento all’ennesimo oro consecutivo in questa disciplina oramai scandita a ritmo serrato dalle vittorie delle sincronette.

Sulle affascinanti note di “The season on earth” di Michele Braga, le azzurre interpretano la coreografia di Ermakova in modo superlativo: palpabile la leggiadria, la raffinatezza tecnica e l’eleganza delle atlete che conquistano la giuria varcando la soglia dei 90.000 punti (91.8000 con 27.5000 esecuzione, 36.7000 impressione artistica, 27.6000 difficoltà) e si assicurano un secondo posto da record dietro l’Ucraina, in vetta alla classifica dopo una performance da 93.8000 punti. Terza la formazione spagnola che chiude in 90.0333 alle spalle delle azzurre, legittimate a confermare quanto di buono dimostrato in queste fasi preliminari.

E’ ancora tempo di medaglie nel pomeriggio targato nuoto sincronizzato: un’altra gradita conferma giunge dal libero di coppia composto da Costanza Ferro e Linda Cerruti, laureatasi campionessa nel singolo. Le due sincronette rappresentano, nonostante la giovane età, un binomio collaudato da ben 14 anni di allenamento costante: “Sweet dreams” la dolce melodia che culla le atlete nell’esecuzione di una routine da 3 minuti ricca di spunti tecnici ed espressivi. Una coreografia altamente innovativa che presenta grande mobilità articolare nella prima frazione, una lunga parte di gambe e velocità di rotazione ed una buona interpretazione ed espressione facciale: due figure speculari quella di Linda e Costanza che scivolano delicate sul pelo dell’acqua in un esercizio che si appresta all’epilogo dopo una lunga fase in apnea. Ottima prestazione per le azzurre che ipotecano la medaglia di bronzo in seguito ai 91.2667 conquistati (27.2000 esecuzione, 36.6667 impressione artistica, 27.4000 difficoltà), prima dell’avvento della coppia russa ed ucraina.

A mettere le mani ancora una volta sulla medaglia del valore più pregevole, le due divinità del nuoto sincronizzato: la pluricampionessa di Smolensk Natalia Ishchenko, insieme a Svetlana Romashina si presenta con un sontuoso biglietto da visita fatto da 18 secondi di apnea ed un ritmo incredibile conservato per l’intero esercizio sulle note di “Sirene”. Un punteggio da brividi per la Russia: 96.9000 a sottolineare quell’insostenibile leggerezza dell’essere propria delle due atlete. Alle loro spalle, costante la presenza delle ucraine Anna Voloshyna e Lolita Ananasova che si esibiscono sulle note di un brano tratto da “Romeo e Giulietta” aggiudicandosi la medaglia d’argento con 93.3333 punti: numeri per nulla proibitivi per l’Italia che continua a rosicchiare decimi e scalare sempre più la vetta del successo apprestandosi a raggiungere lidi finora inesplorati.

Se l’obiettivo degli azzurri era spianare pian piano il terreno ed avvicinarsi sempre più alla coppia russa Maltsev-Kalancha, assurta a modello, la pratica è stata archiviata con successo: gli atleti italiani prendono letteralmente d’assalto il secondo gradino del podio, arroccandosi subito dopo i mostri sacri del sincronizzato, che tengono saldamente le redini della gara con un punteggio irraggiungibile che rasenta la perfezione (90.4667). A pochi passi dalla coppia azzurra che si tiene a 3 lunghezze di distanza dai russi raggiungendo quota 87.4667 (esecuzione 26.1000, impressione artistica 35.0667, elementi tecnici 26.3000), spicca il duo spagnolo costituito da Ribes e Ferreras (86.5667 il punteggio realizzato dai vincitori della medaglia di bronzo). Squadra che vince non si cambia: Giorgio Minisini e Mariangela Perrupato continuano la loro avventura migliorandosi nettamente dopo il bronzo conquistato alla rassegna di Kazan in un crescendo di tecnica e qualità che li condurrà direttamente all’Olimpiade di Rio alla ricerca di un’altra, brillante impresa. Un feeling spettacolare quello mostrato in acqua tra l’atleta romano e la sincronetta che si sono esibiti sulle note di “Dream on”, celebre canzone degli Aerosmith a suggellare un’interpretazione davvero superlativa, frutto di un sapiente connubio di espressività, padronanza tecnica e leggerezza che ha incantato l’Acquatics Centre regalando l’ennesima medaglia, stavolta di un metallo più prezioso, all’Italia del sincronizzato.

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