Formula 1

Formula 1, Sebastian Vettel: “Voglio diventare campione del mondo”

Sebastian Vettel - Ferrari test 2015 - Alberto-g-rovi CC BY-SA 4.0

A poco più di una settimana dall’inizio del mondiale di Formula 1 che partirà il 20 marzo con il GP d’Australia, il gap tra Ferrari e Mercedes sembra essersi ridotto rispetto lo scorso anno, almeno sul passo gara. Le qualifiche restano un’incognita: non è noto il vero potenziale della Mercedes e la Rossa non ha impressionato quando ha cercato la prestazione secca. La Mercedes di Hamilton e Rosberg è quindi la scuderia favorita per il Mondiale ma attenzione a non sottovalutare la Rossa, soprattutto Vettel. “La base è molto buona, abbiamo fatto un grosso passo avanti. Credo che siamo nella posizione in cui vogliamo stare, il nostro obiettivo continua a essere, naturalmente, vincere il Mondiale. Qualsiasi altra cosa non sarebbe considerata sufficientemente buona né da me né dalla squadra” ha dichiarato Sebastian Vettel in un’intervista all’emittente tedesca RTL riportata anche da “As”. Il quattro volte campione del mondo con la Red Bull non nasconde gli obiettivi e le ambizioni della sua Ferrari, specialmente dopo i recenti test invernali di Barcellona. “E’ ancora tutto da vedere ma le mie aspettative sono sempre più alte rispetto a quelle che arrivano dall’esterno anche se, dall’altro lato, è molto positivo sapere che anche fuori sono altrettanto alte, significa che la gente ha fiducia in noi. Il mio obiettivo è vincere i gran premi e tornare campione del mondo“.

A meno di due settimane dalla prima gara del campionato 2016, è caos – indegno – sulle qualifiche. Ancora non si conosce il format con cui i piloti dovranno cercare di schierarsi il sabato pre gara. Il nuovo format a eliminazione ogni 90” è stato, molto criticato dai piloti e dallo stesso Vettel. La Ferrari si sta opponendo con tutte le sue forze. Ma adesso siamo alla farsa: prima il via libera, poi il dietrofront con partenza a metà stagione, a seguire il semaforo verde fin da Melbourne e infine la nuova battuta d’arresto. Il motivo ha dell’incredibile: la procedura ( shoot out ad eliminazione continua del pilota più lento nelle tre fasi, fino ad averne otto nella Q3 e gli ultimi due a contendersi la pole) approvata dal Consiglio mondiale della Fia venerdì 4 marzo, non è stata ratificata nel modo giusto e c’è bisogno di una nuova votazione. Per vederla messa in pratica già dal Gran Premio d’Australia sarà necessario dunque un nuovo ok da parte del Gruppo Strategico e Commissione F1. I tempi sono stretti, ma per questa F1 suicida, la missione di andare contro logica non è mai impossibile.

SportFace