“Cosa penso dell’utilizzo del Meldonium da parte di molti atleti russi? Dico solo che ho combattuto tre volte con Egorov e tutte le volte lui fa l’ultima ripresa come la prima, non sente i colpi. Non sto dicendo che è dopato, però se il doping viene da lì…non lo so”. Queste le parole di Clemente Russo a margine della presentazione ufficiale della Mostra “L’Arte della Boxe in 100 anni” – Immagini, Testimoni, Emozioni” avvenuta stasera nell’ex aula bunker del Foro Italico, a Roma, durante la celebrazione per i “100 anni della Federazione Pugilistica Italiana 1916-2016”.
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“Come sto? Bene – ha aggiunto Russo, medaglia d’argento olimpica sia a Pechino 2008 che a Londra 2012 – A 34 anni hai l’esperienza per preparare i Giochi con molta tranquillità. Non si può andare sotto stress a quattro anni dall’appuntamento, ma neppure adesso che mancano cinque mesi. Come si prepara fisicamente un evento così importante? Bisogna salvaguardarsi, perché per ogni piccola cosa si rimedia una lesione, il muscolo è più usurato. Del resto faccio questo sport da quando ho 10 anni, ora ne ho 34. Ma per me è una sfida”.