Pentathlon Moderno

Pentathlon moderno, Bittner: “Un Europeo che ci soddisfa a metà”

Elena Micheli, pentathlon moderno - Foto Fipm
Elena Micheli, pentathlon moderno - Foto Fipm

Si sono conclusi lo scorso lunedì gli Europei di Pentathlon Moderno, con l’Italia che ha chiuso in bellezza con lo splendido argento nella staffetta mista conquistato da Alessandra Frezza (Aeronautica Militare) e Matteo Cicinelli (Carabinieri), al termine di una grande rimonta. “Un Europeo che ci soddisfa, a metà” ha detto il Presidente della Federazione Italiana Pentathlon Moderno, Fabrizio BittnerUn ottimo risultato nel finale, con la staffetta mista composta da Cicinelli e Frezza ai quali vanno i miei complimenti per questo prezioso argento. Peccato per Alessandra Frezza nella gara individuale femminile, dove probabilmente ha pagato un po’ l’emozione di partire tra le prime nella prova di laser run – prosegue ancora il numero uno della Fipm – Un po’ più in difficoltà il settore maschile, soprattutto nella prova di scherma, anche se resta un buon risultato finale il nono posto di Giorgio Malan, che in un Europeo di qualifica olimpica sarebbe quasi valso la partecipazione a Parigi 2024. Consideriamo questo campionato – conclude – una tappa intermedia. Si doveva valutare il lavoro svolto in altura, durante il collegiale a Sestriere, e su quello tarare la programmazione per la stagione 2023, nella quale inizieranno le gare di qualificazione per le prossime Olimpiadi. Sono sicuro che il settore tecnico saprà prendere atto dei segnali prestativi per impostare la nuova stagione”.

Queste, invece, le parole del Direttore Tecnico Andrea Valentini: “Il bilancio di questo Campionato Europeo è contrastante. Da un lato abbiamo avuto conferma della crescita atletica e tecnica dei nostri ragazzi, dall’altro siamo delusi di non aver concretizzato abbastanza. Nonostante le assenze di Elena Micheli ed Alice Sotero abbiamo sfiorato la medaglia a squadre femminile e per un attimo abbiamo sognato anche quella individuale. Il solo argento nella staffetta mista ci sta un po’ stretto. Abbiamo comunque raccolto molti dati da analizzare e molti spunti utili per lavorare”.

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