MotoGP

MotoGP, Valentino Rossi: “Corro per vincere il decimo titolo. Marquez? Non lo perdono”

Valentino Rossi - Foto Antonio Fraioli
Valentino Rossi - Foto Antonio Fraioli

“Il decimo titolo? Corro perché penso di riuscire a vincerlo. Ma non è un’ossessione. Sarei contento di fare bene, fare podi, essere protagonista, in lotta”. A 42 anni Valentino Rossi si appresta a tornare in sella. Nel prossimo Mondiale MotoGP salirà sulla Yamaha del team Petronas per provare a coronare il sogno iridato anche se l’ultimo successo in una gara risale al 2017. “Vincere è una faccenda tosta, perchè il livello dei piloti è altissimo – spiega il Dottore in un’intervista al ‘Corriere della Sera‘ – Ho avuto almeno tre opportunità in questi anni, è mancato sempre un pelo, qualche caduta di troppo e spesso abbiamo sofferto tecnicamente”. Rossi si ritroverà fra gli avversari il fratello Luca Marini. “Siamo diversi. Per esempio è veramente una persona seria. Lui, dico. Lo guardo e certe volte sembra l’unico quarantenne della famiglia. Mi aspetto che faccia molto bene anche se gli servirà tempo per imparare a guidare la Ducati”.

Non ci sarà Marquez, il cui rientro è ancora incerto dopo il terzo intervento al braccio. “L’errore? Credo voler tornare a correre troppo presto dopo l’operazione e non ho capito come abbiano permesso che accadesse. Dopo quel rientro lampo di Lorenzo ad Assen nel 2013, per evitare rischi in eccesso, la Dorna ha fissato dei paletti. Con Marquez sono saltati tutti, di colpo, chissà come mai. Mi dispiace moltissimo che non possa correre. Se guarirà, cosa che al momento non sa nessuno, nemmeno lui, tornerà forte come prima. Ma non è stato Marquez l’avversario più forte che ho incontrato”. Rossi, però, non lo ha ancora perdonato per quel finale di stagione 2015. “Impossibile. Quello che mi ha fatto non è perdonabile. Quando ripenso a quei giorni ho le stesse sensazioni di allora. E sono passati sei anni. Mi pare difficile che possano cambiare”. Critico nei confronti della Yamaha che ha puntato su Quartararo e Vinales per la tempistica: “Hanno scelto i piloti del 2021 prima che iniziasse il 2020 ed è un errore secondo me. E’ un vizio da MotoGp. Bisognerebbe aspettare almeno qualche gara. Comunque Quartararo e’ ancora una promessa e Viñales, pur con alti e bassi, va molto forte. Faranno bene, ne sono certo”. Infine su Dovizioso: “Assurdo che sia rimasto a piedi, è veloce, esperto. Ma bisognerebbe chiedere a lui. Magari non aveva più voglia. Se fosse una sua scelta, tutto bene”, ha chiosato.

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