Formula 1

F1, ‘monday review’: i commenti post GP Belgio 2018

Il Mondiale 2018 di Formula 1 riprende la sua routine e lo fa con il consueto esame al rientro dalle vacanze estive: il Gran Premio del Belgio. A Spa-Francorchamps, circuito definito l’università della F1, a vincere è Sebastian Vettel con la Ferrari che mostra i muscoli in un confronto di pura potenza contro la Mercedes. Un dolce rientro per il pilota tedesco che accorcia il gap in classifica da Lewis Hamilton, secondo al traguardo senza troppi rimpianti. Sul podio anche Max Verstappen piazzatosi in terza posizione mentre passano in secondo piano le performance deludenti di Daniel Ricciardo e Kimi Raikkonen, protagonisti di un contatto al via che ha rovinato entrambe le monoposto.

Il tanto atteso GP del Belgio, andato in scena nel pomeriggio di domenica 26 agosto, ha regalato emozioni fin dalla partenza. Un maxi-incidente con tre macchine direttamente coinvolte, il caos creato a centro gruppo con qualche contatto inevitabile ed infine il sorpasso di Vettel su Hamilton all’uscita dall’Eau Rouge-Raidillon. Poi la safety car a calmare le acque ed a riportare l’ordine in pista tra chi ha provato a rimontare dalle retrovie e chi si è dovuto arrendere. Andiamo ad analizzare le singole prestazioni dei piloti al Circuit de Spa-Francorchamps.

VETTEL E FERRARI, ESAME OK – Un esame preparato e studiato per l’intera estate nella speranza di ottenere il massimo dei voti al rientro delle vacanze. Il quattro volte campione del mondo era chiamato a far risultato e Seb ci è riuscito convincendo ampiamente grazie ad una Ferrari parsa imbattibile. Dopo l’errore in Germania ed il secondo posto in Ungheria, Vettel ha trascorso l’intera estate sommerso da pesanti critiche per esser passato in poche settimane da leader del campionato a “secondo della classe” con tanto di 24 punti da recuperare. A Spa il week end era iniziato nel migliore dei modi, con la Ferrari forte e dominante in tutte le tre sessioni di libere fino ad arrivare al Q3 della qualifica dove, fatalmente, è arrivata la pioggia. Sul bagnato a far la magia è stata ancora una volta la Mercedes, o meglio: Hamilton. Sette decimi di vantaggio per una pole position tanto sudata quanto meritata. Poi la gara, la pista asciutta e la Ferrari che sfodera una potenza da far paura. Vettel parte dalla seconda posizione, si tiene lontano dai guai alla prima curva, per poi salire sull’Eau Rouge e puntare Hamilton in scia. Un sorpasso immediato che non lascia scampo alla possibile risposta del britannico: un sorpasso chiuso, soprattutto, poco prima del regime di safety car per la partenza caotica nelle retrovie. E così, in meno di un minuto dal via, Seb si trova leader del Gran Premio dovendo gestire anche la critica re-start all’uscita della safety car. Calma e sangue freddo: ripartenza ottima, senza possibilità di attacco da parte degli avversari, e ritmo perfetto a consolidare la prima posizione: “Ho fatto una buona partenza ed è stato importante rimanere vicino a Lewis nella prima curva. Dopo l’Eau Rouge ho usato la scia per sorpassarlo“. Un risultato protetto anche dalla strategia Ferrari che chiama Vettel ai box nel giro successivo al pit-stop di Hamilton, coprendo così anche il possibile under-cut. Al traguardo il vantaggio sul britannico oltrepassa i 10 secondi per un Vettel strabiliante che supera Alain Prost con la vittoria numero 52 in carriera: “Abbiamo controllato bene la gara anche se Lewis alla fine non ha spinto più di tanto. Con il nuovo motore penso che abbiamo fatto un altro step in avanti e questo è molto importante per Maranello. Siamo tutti orgogliosi di questo“. Una prestazione di grande forza con la Ferrari che torna a vincere in Belgio (ultimo successo firmato Raikkonen nel 2009).

HAMILTON MOLLA LA PRESA – Suona un piccolo campanello d’allarme in casa Mercedes in uno dei Gran Premi maggiormente provanti dal punto di vista del motore. A Spa, dove le frecce d’argento avevano dominato negli ultimi anni, la scuderia di Brackley non è riuscita a confermarsi. Il confronto fra i nuovi upgrade delle powerunit Ferrari-Mercedes in questa prima uscita va nettamente a favore della Rossa di Maranello. E lo stesso Hamilton conferma la superiorità intravista in gara: “Io ce l’ho messa tutta ma questa Ferrari ha trovato qualcosa di magico. Sicuramente hanno fatto un bel lavoro“. La super pole position sul bagnato gli aveva dato la possibilità di partire dalla prima posizione ma sul rettilineo Lewis ha ammesso di non aver nemmeno visto il sorpasso data la rapidità d’esecuzione: “Ho spinto al massimo ma non è servito a niente perché sul rettilineo non potevo farci nulla e Seb non l’ho nemmeno visto in occasione del sorpasso“. Eppure Lewis ci ha provato ed è stato comunque abile a difendersi alla prima curva e freddo a chiudere lo spazio all’assalto delle Force India in curva 5 dove le monoposto han rischiato il contatto. Ma ancora una volta, in una situazione complicata, Hamilton probabilmente è riuscito a trarre il massimo limitando la riduzione del suo vantaggio in classifica con soli 7 punti persi dal precedente +24: “Dobbiamo ancora lavorare per cercare di colmare il divario prestazionale che ancora ci separa dalla Ferrari“. Un pizzico di sconforto nel finale di gara dove Lewis alza il piede ed accumula un ritardo probabilmente più alto rispetto al reale gap. Ma la sfida con Ferrari si rinnoverà subito a Monza.

VERSTAPPEN FA FESTA, RICCIARDO OSCURATO – Finalmente. La marea orange arrivata dall’Olanda galvanizza Verstappen che per la prima volta a Spa viene supportato da una Red Bull tutto sommato positiva nella gestione del long run. A seguito di una qualifica disastrosa, settimo posto dopo aver finito il carburante sotto la pioggia, Max è stato costretto a rimontare fin dai primi giri della gara. Ogni sorpasso è stato vissuto con estrema tensione e tanto entusiasmo dal pubblico che gli regalava un boato ad ogni passaggio sotto la tribuna. L’olandese al termine della gara ammette di aver condotto la gara nel miglior modo possibile riuscendo a trarre il massimo risultato grazie soprattutto al doppio ritiro di Raikkonen-Ricciardo oltre all’assenza di Bottas, quest’ultimo scattato dalle retrovie: “La macchina era un po’ più lenta rispetto a quella di Seb e Lewis però abbiamo sfruttato al massimo il nostro potenziale anche se alla fine è stata una gara piuttosto solitaria. Credo che sia andata persino meglio rispetto a quanto non ci aspettassimo alla vigilia. Sono molto contento di andare sul podio davanti a tutti questi tifosi”. A farne le spese è Ricciardo che al 31° giro è costretto ad abbandonare il circuito per i notevoli danni rimediati sulla sua monoposto dal contatto con Raikkonen al via: “Non so esattamente cosa sia successo al via. Ho sentito un colpo e onestamente ricordo solo di essere scivolato in avanti. Un attimo dopo ho colpito Kimi e mi scuso con lui se il suo ritiro è stato causato da me ma sono abbastanza sicuro che tutto sia iniziato dietro di me e che sia stata una reazione a catena“. Una chiusura di un week end piuttosto negativo per l’australiano che parrebbe ormai essere un vero e proprio “separato in casa” dopo aver formalmente dichiarato l’addio alla Red Bull firmando per la prossima stagione con Renault. Per altro il team principal Christian Horner ha annunciato una sostituzione del motore per Ricciardo in vista del GP d’Italia che vedrà l’australiano, penalizzato, costretto alla rimonta fin dai primi giri.

BOTTAS NON CONVINCE, RAIKKONEN SFORTUNATO – Quarto posto, cinque secondi di penalità al traguardo e 2 punti sulla Superlicenza Fia. Questo è il resoconto di Bottas al termine della gara di Spa a chiusura di un Gran Premio che ha lasciato tante perplessità per la gestione del pilota finlandese. Valtteri, colpito dalla penalità powerunit, è stato costretto a partire dalle retrovie e proprio per questo la Mercedes ha deciso di sacrificarlo in qualifica nella speranza di fare un buon gioco di squadra con Hamilton. Nel Q2 Bottas è sceso in pista con gomma soft centrando il tempo e, come da regolamento, la mescola usata per il taglio è stata montata nuovamente al via della gara. Il tutto per provare un gioco di scie nel Q3: strategia completamente rovinata dalla pioggia. Il giorno successivo Bottas parte male, rimane coinvolto nel caos della prima curva e entra in contatto con Sirotkin in un incidente che è stato esaminato al termine della gara. Grazie alla potenza della sua Mercedes ed al doppio ritiro di Raikkonen e Ricciardo riesce a rimontare fino alla quarta posizione ma le difficoltà di gestione del GP son state fin troppo evidenti. Bottas nel post gara si concentra sul discorso del lavoro di squadra: “Il nostro obiettivo era quello di limitare i danni e abbiamo portato a termine un buon recupero. Sapevamo di avere la possibilità di salire sul podio ma sono incappato in una collisione alla prima curva. Sfortunatamente non abbiamo vinto la gara ma abbiamo ottenuto più punti della Ferrari ma dovremo continuare a spingere“. Tanta sfortuna, invece, per Raikkonen che interrompe a cinque la striscia di podi consecutivi. La qualifica sul bagnato lo piazza in sesta posizione ed il finlandese al via viene colpito da Ricciardo che con l’ala gli fora la gomma posteriore destra. Kimi è costretto al rientro immediato ai box per il cambio gomme ma giro dopo giro si accorge di avere un notevole danneggiamento al fondo della monoposto: “Sono stato colpito da dietro e chiaramente ho danneggiato il fondo e l’ala posteriore. Sostanzialmente la mia gara è finita lì. Il DRS continuava ad aprirsi da solo nel giro dopo la ripartenza e chiaramente era impossibile continuare“.

GLI “ALTRI” – Dal futuro oscuro ad un futuro che potrebbe essere roseo. La nuova Racing Point Force India dopo aver cambiato società, denominazione e licenza, azzera i punti e riparte da capo conquistando immediatamente un +18. Tutto grazie alla straordinaria qualifica di Esteban Ocon e Sergio Perez (rispettivamente terzo e quarto) che si son confermati in gara, scambiandosi le posizioni, chiudendo rispettivamente quinto e sesto. Un Gran Premio positivo anche per il team Haas che porta entrambi i piloti a punti con Romain Grosjean davanti a Kevin Magnussen poi il nono posto della Toro Rosso di Pierre Gasly ed il decimo della Sauber di Marcus Ericsson. Maxi-incidente al via nel fondo gruppo con Nico Hulkenberg che frena tardi ed entra in collisione con Fernando Alonso: la McLaren dello spagnolo prende letteralmente il volo e colpisce, fortunatamente, l’halo della Sauber di Charles Leclerc. E dopo le numerose critiche per la sua conformazione, a Spa abbiamo avuto la conferma dell’importanza della protezione per la testa del pilota.

Ma dopo Spa-Francorchamps non c’è tempo di riposarsi perché la Formula 1 prosegue il proprio cammino trasferendosi immediatamente all’Autodromo Nazionale di Monza. Il Gran Premio d’Italia darà vita al quattordicesimo round stagionale in un paddock che si preannuncia ‘tutto esaurito’ ed entusiasta dei recenti risultati della Ferrari. Ma chi riuscirà ad imporsi in un altro storico circuito? Appuntamento nel week end 31 agosto – 2 settembre.

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