Ciclismo

Vuelta 21, Aru si ritira: “È arrivato il momento di fermarsi”

Fabio Aru - (c) Filip Bossuyt CC 2.0 Generico
Fabio Aru dice addio al ciclismo professionistico al termine dell’ultima frazione della Vuelta 2021, domenica 5 settembre. Una grande carriera che lo ha visto trionfare alla Vuelta a Espana nel 2015 e vincere tappe in tutti e tre i Grandi Giri, ma all’età di 31 anni il sardo ha deciso di ritirarsi. “Gli ultimi 3 anni sono stati molto difficili per me – ha spiegato il corridore del Team Qhubeka NextHash -. Quest’anno abbiamo deciso di cambiare programma, saltare il Tour e andare a Lugano e poi a Sibiu. Lì ho ritrovato un buon feeling con la bici“.

Per ogni atleta però arriva un momento nella carriera in cui si capisce che è il momento di fermarsi -sottolinea Aru -. Io ho questa sensazione adesso. Per 16 anni sono stato un ciclista e ho passato molto tempo lontano dalla mia famiglia. Ora è il mio momento di restituire qualcosa a loro“. Nel Palmares, fra i vari successi, il Cavaliere dei Quattro Mori vanta anche un titolo italiano, un quinto posto al Tour de France e un terzo e un secondo posto al Giro d’Italia.

Nel 2014 ho vinto la mia prima gara da professionista al Giro d’Italia ed è stato speciale – ha proseguito Aru -. Quel successo ha cambiato la mia vita, mi ha fatto conoscere, ma in quell’anno ho anche avuto modo di scoprire la Spagna, un bellissimo paese. Ho sempre avvertito molto amore da parte degli spagnoli. Penso che a loro piaccia il mio modo di correre, dato che sono sempre stato un corridore che attacca, ogni volta che le gambe lo permettono“. “Ho sempre amato correre su queste strade e affrontare le grandi salite della Spagna” ha concluso in riferimento proprio al suo ultimo atto a La Vuelta.

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