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Sulle prime rampe dell’Alto Mas de la Costa c’è una scritta che dice “Aquì empieza el infierno”. Ma è paradiso vero per lo svizzero Mathias Frank, che riesce a strappare una vittoria meritatissima, resistendo al ritorno degli inseguitori. Il corridore della IAM ha la meglio su Leopold Konig e su Robert Gesink, che non riesce a completare la sua rimonta. Per lui, che detiene il record di percorrenza di questa salita, c’è solo il terzo posto. Peccato per Dario Cataldo: le ultime rampe dell’Alto Mas de la Costa (22%, con fondo in cemento) gli sono fatali. Ai 2,5 chilometri dalla conclusione era insieme al vincitore della tappa; al traguardo è solo quinto.
Dietro, c’è bagarre tra gli uomini di classifica. Il primo a incendiare le polveri è, come al solito, Alberto Contador con quell’andatura ciondolante che in salita è puro spetta colo. La maglia rossa Nairo Quintana, seguita da Esteban Chaves e da Chris Froome, però, riesce a colmare il gap. Primo, secondo, terzo e quarto della generale arrivano appaiati sul traguardo, senza farsi male. E c’è l’impressione che solo un cataclisma potrà strappare la maglia del leader dalle spalle di Quintana.
La tappa (anche oggi quattro GPM, con tracciato molto ondulato) è stata caratterizzata da una lunga fuga di 28 corridori. Negli ultimi 20 chilometri, Cataldo e Frank attaccano il resto del gruppo e, con un vantaggio che non supera mai i 30″, arrivano ai piedi della classifica conclusiva. Sono i 3800 metri finali a rimescolare le carte. Lo svizzero ha un ritmo superiore a quello di Cataldo, che viene raggiunto anche da quel che resta della fuga. Frank resiste e riesce mantenere 6″ di vantaggio su Konig. Per lui, che taglia il traguardo incredulo, è la prima vittoria in una grande corsa a tappe.
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