Il ventesimo successo di Andrea Guardini al Tour de Langkawi era nell’aria ed è puntualmente arrivato nella quinta tappa, Tapah-Kuala Lumpur di 149 chilometri. Il veneto del team Astana ha preceduto il connazionale Andrea Palini (SkyDive Dubai), prendendosi la sua personale rivincita dopo lo smacco della seconda tappa, quando il bresciano l’aveva bruciato al fotofinish a Georgetown. Terza piazza per Reinardt Rensburg (Dimension Data), davanti a Erik Baska (Tinkoff) e Brenton Jones (Drapac). Ancora piazzati gli altri azzurri Jakub Mareczko (Southeast-Venezuela) e Francesco Chicchi (Androni Giocattoli), rispettivamente sesto e ottavo.
“Questo è il mio arrivo preferito del Tour de Lagkawi ed è fantastico vincere qui per la quarta volta”, ha scritto su Twitter Andrea Guardini commentando un selfie che lo ritrae, visibilmente felice per il successo odierno, in prossimità dello striscione finale di Kuala Lumpur. Il 26enne di Tregnago festeggia così la seconda vittoria in questa edizione della corsa malese, la ventesima assoluta, ipotecando anche la maglia azzurra di leader della classifica a punti. Il velocista dell’Astana ha ora 58 punti in questa speciale graduatoria, 21 in più di Andrea Palini che è fermo a 37 e preannuncia battaglia nelle ultime tappe.
La maglia gialla, simbolo del primato nella classifica generale, rimane sempre sulle spalle del suo compagno di squadra Miguel Angel Lopez, vincitore della dura tappa di montagna di ieri sulle Highlands. Il colombiano dell’Astana ha un margine di 23 secondi di vantaggio su Reinardt Rensburg. Ivan Santaromita (SkyDive Dubai) occupa la nona posizione ed è il primo degli italiani. Domani, lunedì 29 febbraio, sesta e terz’ultima frazione: partenza da Purtrajaya e arrivo a Rembau dopo 147.6 chilometri. Il percorso è piuttosto mosso, con alcune salitelle breve e senza pendenze proibitive. Con tutta probabilità saranno ancora i velocisti a giocarsi la vittoria finale. Un’altra occasione per Andrea Guardini di incrementare il suo bottino in Malesia. Senza dimenticare Andrea Palini e gli altri azzurri.
