Serie A

Vincenzo Montella: “Balotelli mai così motivato, ha tre mesi per convincere Mancini”

Vincenzo Montella
Vincenzo Montella - Foto Antonio Fraioli

La mia mente è sempre stata aperta ad avere esperienze all’estero. Dopo la pandemia pensavo fosse più complicato ma sono contento, è stata una scelta positiva venire qui. La mentalità è simile a quella italiana, hanno già cambiato 8-9 allenatori…”. L’allenatore dell’Adana Demirspor, Vincenzo Montella, ospite del programma “Tiki Taka – La Repubblica del pallone” in onda in seconda serata il lunedì su Italia 1, racconta la sua esperienza in Turchia con un altro italiano a caccia di riscatto, Mario Balotelli.Ha qualità tecniche straordinarie, è un bravo ragazzo che a volte si spegne un po’. Ma l’ho trovato molto motivato e credo che nella sua carriera non sia mai stato concentrato come quest’anno con noi. Sta crescendo molto, è un piacere allenarlo perché è un giocatore di un altro livello“. E per il tecnico il Mondiale non è impossibile per Supermario: “Ha il chiodo fisso di tornare in Nazionale, in Italia non lo so. È motivato, ci crede, sa che deve lavorare duro ma sa che ha tre mesi per convincere Mancini che conosce tutto di lui, pregi e difetti”.

E ancora: Mancini ha fatto un lavoro straordinario dall’inizio della sua avventura azzurra e la vittoria dell’Europeo è stata una cosa grandiosa. Andare ai Mondiali sarà difficile ma l’Italia nelle difficoltà riesce sempre a tirare fuori il meglio delle sue potenzialità. Mi auguro e spero che riusciremo a qualificarci”, dice Montella che poi parla del suo ex presidente, Massimo Ferrero, finito nei guai e in carcere. “Ho lavorato con lui, mi dispiace molto per la famiglia e mi auguro che possa risolversi il prima possibile la vicenda, anche per il bene della Sampdoria, una squadra per la quale nutro un affetto particolare. Tra giocatore e allenatore ho passato cinque anni della mia vita lì”. Si torna sul calcio giocato, su piazze difficili come quelle di Roma e Milano che Montella conosce bene aver giocato e allenato in giallorosso e per essersi seduto sulla panchina rossonera. “Le pressioni sono le stesse, sono proporzionate in base agli obiettivi stagionali ma in generale si lavora meglio con le grandi squadre che con le piccole, perché in linea di massima si vince di più”.

Poi si passa al tema Scudetto. L’Inter è “sicuramente tra le più forti. Quest’anno il campionato è molto avvincente lì davanti. Non escluderei l’Atalanta e anche il Napoli che mi piace moltissimo nonostante le ultime gare difficili. Anche il Milan dei tanti giovani ha ampi margini di crescita. La lotta per il titolo la vedo incerta fino alla fine“. Tra le pretendenti, però, non c’è una grande come la Juventus che, però, per Montella può ancora rientrare nella lotta per i primi quattro posti: “Per storia e mentalità sì, anche se recuperare quattro squadre è molto più difficile che recuperarne una”.

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