Serie A

Serie A, Sampdoria e Roma non si fanno del male: a Marassi deludente pareggio a reti bianche

Tifosi Curva Sampdoria
I tifosi della Sampdoria - Foto Roberto Martinelli

Polveri bagnate per Sampdoria e Roma allo stadio Luigi Ferraris, in una partita in cui a regnare sono le difese e a risentirne è lo spettacolo, con uno 0 a 0 avaro di grandi occasioni da gol da ambo le parti. La partita di oggi, data a rischio di rinvio giusto ieri dopo le precipitazioni a Genova, è un confronto tra due compagini che avevano bisogno impellente di ripartire dopo una situazione di emergenza, seppur da prospettive differenti e in contesti differenti. La Sampdoria, dopo un bottino tremendamente insufficiente in campionato, con 6 sconfitte e un pareggio (risultati conditi da ben 16 gol subiti e solo 4 segnati) sotto la gestione di Di Francesco, ha affidato la sua panchina a Claudio Ranieri (che oggi compie 68 anni), nel tentativo di trovare una quadra per poter migliorare una situazione che al suo arrivo è apparsa immediatamente critica. La Roma, invece, dopo il pareggio casalingo contro il Cagliari che ha visto feroci polemiche da parte di Petrarchi per l’arbitraggio di Massa, cerca di acciuffare una vittoria che possa dare nuove conferme per inseguire i propri obiettivi, con una nuova generazione di giocatori che avrà il compito di sostituire coloro che l’hanno preceduta.

La Sampdoria gioca con il 4-4-2, con Audero in porta, Bereszynski, Murillo, Colley e Murru a formare la linea difensiva, Rigoni, Vieira, Bertolacci e Jankto a centrocampo, ed infine Gabbiadini e Quagliarella. Dunque, un cambio totale di credo tattico per la Sampdoria, che accantona il 4-3-3 di Di Francesco (che si era dimostrato inaffidabile a livello di interpreti) a favore di un modulo più compatto che fa parte del repertorio del mister romano. La Roma di Fonseca (squalificato, in panchina il vice) invece si oppone ai blucerchiati col suo classico 4-2-3-1, dovendo sopperire ad assenze importanti (su tutte, quelle di Pellegrini e Dzeko, quest’ultimo obbligato a partire dalla panchina), con Pau Lopez in porta, Spinazzola, Mancini, Smalling e Kolarov a formare la linea difensiva, Veretout e Cristante in linea mediana, Florenzi e Kluivert sulle fasce, Zaniolo sulla trequarti e Kalinic a fare da terminale offensivo.

La Sampdoria parte subito con un’aggressività incredibile, sfruttando gli inserimenti di Bertolacci e i movimenti tra le linee di Rigoni che parte da destra per accentrarsi e creare soluzioni offensive, mentre la Roma inizialmente attende i blucerchiati, per sfruttare gli strappi palla al piede di Zaniolo. I giallorossi devono però rinunciare subito a Cristante, che per un guaio fisico esce per Pastore, che viene posizionato in cabina di regia al fianco di Veretout. È soprattutto nella fascia sinistra che la Roma soffre nei primi minuti, con Rigoni che causa alcuni problemi a Kolarov in avvio, la Roma non demorde e sfrutta il lancio lungo per andare alla ricerca di Kalinic, ma risulta infruttuoso contro Murillo e Colley. Mancini, in questa frazione condita dall’imprecisione dei giallorossi, risulta il migliore dei suoi insieme a Pastore, un Pastore spesso criticato, che dirige il traffico e crea gioco. Il tutto in una giornata che vede un Kolarov poco propositivo nella spinta offensiva, nonché molto impreciso, facendo strappare una performance difensiva ottima a Bereszynski. Sulle fasce, male soprattutto Kluivert, che appare impacciato e nullo nella spinta offensiva. Nei minuti di recupero, Kalinic si fa infortuna, obbligando la Roma al secondo cambio, con l’ingresso in campo di Dzeko che deve indossare la mascherina protettiva. Si conclude quindi un primo tempo davvero avaro di occasioni da gol, in cui a primeggiare sono le difese, senza un affondo significativo da parte di entrambe le compagini.

Inizia il secondo tempo e la Roma inizia con l’aggressività della Sampdoria nella prima frazione, ma la partita è ugualmente indirizzata verso le stesse coordinate dei primi 45 minuti, con Pastore e Veretout ad impostare il gioco, ma con una sterilità offensiva evidente negli ultimi metri, con la Sampdoria a difendere un punto che in questo momento sarebbe una ventata d’aria fresca significativa. La Sampdoria inserisce quindi Depaoli al posto di Rigoni al minuto 60. Depaoli che, poco dopo, per poco non si immola a tu per tu contro Pau Lopez, ma Smalling con un intervento prodigioso salva la Roma. Al minuto 65, è il turno di Bonazzoli, che entra al posto di Gabbiadini, senza cambiare in alcun modo l’assetto tattico, ma incrementando l’attitudine e la creatività offensiva della squadra. Al minuto 69, la Sampdoria si riversa in avanti e dagli sviluppi del calcio d’angolo, per poco, non segna, con Depaoli, con Pau Lopez che, sfiorando con le dita, gli impedisce di segnare con un intervento prodigioso. Bertolacci esce al minuto 72, dopo aver strappato una bella prestazione al debutto, con Ranieri che decide di sfruttare gli inserimenti di Ekdal.

Dall’altra parte, ecco la carta Perotti, sostituendo Florenzi, per migliorare le situazioni in uno contro uno contro Bereszynski e per dare una maggior spinta offensiva alla Roma. In questo frangente, la Sampdoria sfrutta le ripartenze, ma Mancini strappa una grande prestazione e toglie gli spazi disponibili ai blucerchiati. Al minuto 82, Pastore sfiora il colpaccio, con un destro angolato che non entra in porta solo a causa di una deviazione impercettibile, un gol che sicuramente avrebbe premiato la sua ottima prestazione. La Roma, al minuto 86, rimane in dieci, a causa di un fallo ingenuo di Kluivert su Murru che costa il doppio giallo all’olandese, un Kluivert che fino a quel momento aveva offerto una prestazione insufficiente, a tratti anonima. La Roma ora è schiacciata e rischia di capitolare al minuto 88, quando Pau Lopez, con un intervento prodigioso, nega la gioia del gol a Bonazzoli. La partita si conclude e risulta davvero avara di emozioni.

Una partita che, nel giorno di compleanno di Claudio Ranieri, vede la Sampdoria strappare un punto importante contro la Roma, un punto che sa di ventata d’aria fresca in una stagione che da qui fino alla fine sarà complicata per i blucerchiati. Nel mentre, Bonazzoli si dimostra una piacevole conferma di questi giorni difficili della Sampdoria. Dall’altra parte, la Roma non si è potuta vedere al meglio non solo a causa della timidezza nella ricerca di soluzioni, ma anche a causa della quantità considerevole di infortuni che ne sta limitando il potenziale. Una Roma che però può avere Mancini e Smalling in crescita a presiedere la difesa, e chissà se questo Pastore in cabina di regia si dimostrerà una nuova possibile soluzione offensiva. In ogni caso, una partita che ha mostrato qualche spunto interessante, che non ha visto l’estro primeggiare sul freddo tatticismo, ma che può mostrare qualcosa di interessante nelle stagioni di Sampdoria e Roma, due squadre che, in questo momento di emergenza, non sono riuscite a ripartire, ma che avranno altre occasioni per farlo.

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