Serie A

Serie A, 35ª giornata: Sassuolo-Fiorentina 2-2, le pagelle

Federico Bernardeschi - fotomenis.it

In un match in cui mancano veri e propri obiettivi da entrambe le parti, a partire meglio sono i padroni di casa: l’avvio del Sassuolo è feroce, la Viola tiene con ordine e riparte appena può. Col passare dei minuti i padroni di casa rallentano ed emerge la qualità ospite nel fraseggio: è Borja Valero a pescare Chiesa che realizza a tu per tu con Consigli. Poco prima la Fiorentina aveva anche sbagliato un calcio di rigore, con Consigli bravo ad ipnotizzare Kalinic anche nella ribattuta. Nella ripresa in campo si vede tutto un altro Sassuolo: i neroverdi insistono e trovano il gol del pareggio dal dischetto col neoentrato Politano, con gli ospiti che restano anche in dieci a causa del secondo giallo rimediato nell’occasione da Rodriguez. Sull’onda dell’entusiasmo il Sassuolo trova anche la rete del vantaggio grazie a Iemmello, che svetta ed insacca sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La vittoria dei neroverdi sembra scritta, ma all’ultima azione ecco Bernardeschi: mancino chirurgico a fin di palo e 2-2 finale.

 

Sassuolo (4-3-3):

Consigli 7

Non solo para il rigore ma anche la ribattuta, anche se Kalinic lo grazia. Come se non bastasse, l’1-1 nasce direttamente da un suo lancio.

 

Adjapong 5.5

Ingenuo nell’intervento da rigore, scomparso in occasione dell’inserimento vincente di Chiesa. Più intraprendente nella ripresa, ma a conti fatti è mancato negli episodi più importanti.

 

Acerbi 6

Vince a mani basse il duello con Kalinic, che rigore sbagliato a parte non si rende mai pericoloso.

 

Cannavaro 5.5

Tiene botta, ma manca l’intervento perché fuori posizione in occasione dell’assist vincente di Borja Valero.


Peluso 6

Buona la guardia su Chiesa prima e Tello poi.

 

Aquilani 5.5

L’ex Pescara viene chiuso dal centrocampo ospite e sembra non trovare mai il suo spazio di gioco (79’ Ricci SV).

 

Sensi 6

Il playmaker nerazzurro detta la manovra con i tempi giusti, cercando sempre la giocata più semplice e sbagliando poco.

 

Duncan 6

Partita tutta sostanza: supporta spesso l’azione offensiva e si fa valere anche fase di ripiegamento.

 

Berardi 6

Più impreciso del solito. Da un suo stop sbagliato nasce la ripartenza che termina con il calcio di rigore per sua fortuna neutralizzato da Consigli. Ma il classe ’94 rimedia nella ripresa: crea più di qualche grattacapo alla difesa viola e si guadagna il rigore che vale il pareggio.

 

Matri 6

Quando può sgomita e si rende pericoloso, come in avvio di ripresa quando colleziona un paio di buone occasioni (71’ Iemmello 6.5: in venti minuti prima si crea una buona occasione ma spara su Tatarusanu, poi salta più in alto di tutti e firma la rete del vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo: determinante il suo ingresso in campo).

 

Ragusa 5.5

Prima frazione anonima, Di Francesco lo fa restare negli spogliatoi (46’ Politano 6.5: con lui è tutta un’altra musica. Si rende subito pericoloso dalla sinistra e realizza con freddezza dal dischetto).

 

All. Di Francesco 6.5

Pronti via e c’è solo il Sassuolo in campo. Col passare dei minuti però la Fiorentina si scuote, i suoi indietreggiano e la qualità offensiva viola prevale. Nell’intervallo fa la magia: nella ripresa i suoi scendono in campo più convinti e riescono sia a riprendere la partita che a ribaltare il risultato. Veggente nell’indovinare i cambi che risulteranno determinanti.

 

Fiorentina (3-4-2-1):

 

Tatarusanu 6

Bravo ad opporsi a Berardi nei primi minuti, attento nelle conclusioni dalla distanza. Spiazzato da Politano dal dischetto, tocca ma non quanto basta la zuccata di Politano.

 

Sanchez 5

Impreciso nei disimpegni, rischia sempre qualcosa di troppo. In occasione della rete del pareggio si fa scavalcare direttamente dal lancio di Consigli, in occasione della rete del vantaggio è lui a perdersi Politano. Pomeriggio da dimenticare.

 

Rodriguez 5.5

Sta incollato a Matri e lo ostacola quanto basta. Poi atterra Berardi in area, si becca il secondo giallo e lascia i suoi in dieci uomini.

 

Tomovic 6

Nel primo tempo giganteggia su Ragusa, nella ripresa con Politano fa più fatica.

 

Chiesa 6.5

Nella prima frazione la Viola si aggrappa a lui. Il talentino classe ’97 guida le ripartenze e viene sempre cercato dai compagni, fino a quando trova l’inserimento giusto e con freddezza infila Consigli (62’ Tello 5.5: non si nota quasi mai).

 

Vecino 6.5

In mezzo al campo lotta e dialoga i compagni: l’ex Empoli è spesso nel vivo del gioco nell’alimentare la manovra offensiva della sua squadra. Utile anche in fase di copertura.

 

Badelj SV

Abbandona il campo dopo soltanto un quarto d’ora a causa di un problema all’adduttore sinistro (16’ Bernardeschi 6.5: entra e palla al piede si rende subito pericoloso, ma Kalinic spreca. Nella ripresa trova un colpo di testa vincente ingiustamente annullato per fuorigioco, ma si rifà al minuto novantacinque quando pareggia i conti con un preciso piattone a fin di palo).

 

Oliveira 5.5

Sull’out di sinistra non riesce né a salire né a difendere con ordine, dato che la Fiorentina attacca spesso dal suo lato.

 

Valero 6

Si abbassa nella linea dei centrocampisti dopo l’ingresso di Bernardeschi. La sua gestione del pallone è sempre lucida e precisa, come conferma il bellissimo assist che taglia in due la difesa neroverde e finisce tra i piedi di Chiesa. Cala nella ripresa quando soffre la dinamicità e la maggiore freschezza del centrocampo di casa.

 

Cristoforo 5.5

Una freccia spuntata nell’arco della Viola (78’ Babacar SV).

 

Kalinic 4.5

Prima a porta spalancata spara su un difensore neroverde, poi sbaglia il calcio di rigore e clamorosamente anche la ribattuta centrando un Consigli ancora a terra. Oggi l’ariete croato non riesce proprio a finalizzare, per sua fortuna ci pensa Chiesa.

 

All. Sousa 6

Il Sassuolo parte forte, ma i suoi ragazzi reagiscono bene e trovano la rete del vantaggio. Nella ripresa il copione è lo stesso: i padroni di casa partono a mille, ma stavolta la Viola perde un uomo e subisce l’inerzia neroverde. Per sua fortuna Bernardeschi rimedia all’ultima occasione utile.

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