Serie A

Milan, Ambrosini: “Superlega? Sconcertante che Maldini non fosse informato”

Paolo Maldini
Paolo Maldini - Foto Sportface

“Il disagio di Maldini sulla Superlega? Che ci sia un problema di comunicazione che va risolto, non so in che modo perché l’imbarazzo di Paolo era evidente, anche la sua sofferenza e la sincerità del suo modo di esprimersi, non so come sia possibile che a questi livelli un alto dirigente che rappresenta la società nel mondo non fosse informato di questa enorme iniziativa della società, conoscendo Paolo credo abbia bisogno di più di un chiarimento perché è sconcertante quello che è successo”. Lo ha detto Massimo Ambrosini, bandiera del Milan e oggi opinionista di Sky Sport, in una intervista rilasciata a Radio Sportiva. “Si è detto davvero di tutto, l’unica cosa che si può aggiungere è che io da calciatore se avessi giocato nelle squadre che partivano dall’inizio con un’idea di conquista mi sarei ribellato con forza. Sono altrettanto consapevole che i conti delle squadre sono in una situazione drammatica, la Superlega è evidente che non fosse soluzione, nei tempi e nei modi non lo era, ma che il calcio debba fare una riflessione sui debiti e le perdite accumulate dalle grandi società è chiaro – ha proseguito – dove porterà non lo so e non mi compete ma che serva una soluzione per tagliare i costi da tutti i punti di vista è indubbio così come che dobbiamo allargare la riflessione”.

Tornando alle questioni di campo, per l’ex centrocampista “il ko col Sassuolo complica il finale di stagione del Milan, ha dato l’opportunità di accorciare alle contendenti e credo che stasera si indirizzerà cammino di Napoli e Lazio perché l’Atalanta mi sembra ben avviata, anche se non scordiamoci che l’ultima partita c’è Atalanta-Milan, così come la Lazio deve affrontare il Milan che avrà fuori pure la Juve. Il Milan ha un calendario non semplice soprattutto fuori casa, anche se in trasferta ha fatto benissimo – ha proseguito – Come è spiegabile questa differenza di rendimento? Il calcio così come è ora ha stravolto le dinamiche precedenti, faccio fatica a dare una spiegazione ad un rendimento diverso tra casa e trasferta”.

In chiusura una battuta sulla questione del rinnovo di contratto di Donnarumma. “Con Donnarumma condivido amore e militanza per quella maglia, io posso dirgli che 18 anni in quella squadra per me sono valsi tutto, a differenza sua non ho avuto l’opportunità di scelta che ha lui. L’ambizione deve seguire il progetto della società, in questo momento anche un piazzamento è importante, il consiglio andrebbe riferito a un sentimento che lui ha ben forte verso la società, l’aspetto economico ha il suo valore, ritengo che lui possa avere voce in capitolo notevole per non farsi ingolosire troppo – ha concluso – E’ il portiere più forte del mondo in questo momento, per il Milan sarebbe l’acquisto più importante della stagione prossima”.

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