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Juventus, Pirlo: “Litigio Paratici-Nedved? Non parlo di gossip. Stipendi regolari”

Andrea Pirlo
Andrea Pirlo - Foto Antonio Fraioli

Andrea Pirlo, allenatore della Juventus, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida sul campo del Sassuolo, valevole per la 36esima giornata del campionato di Serie A 2020/2021. La squadra bianconera “deve fare una grande partita ma la cosa più importante è che non voglio vedere rassegnazione. Ne ho viste di tutti i colori, io ho perso una Champions vincendo il primo tempo 3-0. Abbiamo ancora possibilità di raggiungere l’obiettivo” ha sottolineato Pirlo, che sulla possibilità di far riposare Ronaldo dice: “Non abbiamo ancora parlato di questo, ha giocato tante partite e le ha fatte bene. Vedremo come sta oggi e decideremo il da farsi, domani per noi è importante e spero di avere tutti a disposizione“.

Pirlo ha poi risposto alla domanda circa il presunto litigio fra Paratici e Nedved: “A proposito di questo non voglio neanche parlarne, su gossip e cose inventate non voglio parlare. Noi vogliamo dimostrare sul campo di meritarci la Champions, il resto lo lasciamo agli esterni“. Il tecnico bianconero poi non ha nascosto il rammarico della squadra: “C’era grande delusione perché abbiamo perso 3-0 col Milan. Nel calcio può succedere di tutto, il nostro obiettivo non cambia. Abbiamo il dovere di crederci fino alla fine“.

Per quanto riguarda gli stipendi invece, Pirlo ha detto: “Per adesso è tutto regolare, mai sentito niente in merito a questo. I pagamenti sono sempre stati regolari“. Tornando al campo, Pirlo ha parlato della possibilità di vedere Danilo e Arthur titolari: “Danilo ha recuperato dal problemino che ha avuto nelle scorse settimane e potrebbe partire dall’inizio così come Arthur“.

Sul mercato del club, Pirlo spiega che la sintonia con la Società “c’è sempre stata, sia quest’estate sia a gennaio. Avevamo pensato di fare qualcosa mettendo un attaccante in più a gennaio ma non si è presentata l’occasione giusta. Avevo in mente qualcosa ma ad esempio non ho messo sempre la stessa formazione anche perché non ho sempre avuto tutti. Quindi ogni partita diventava diversa da programmare e impostare. In cosa mi sono adattato? Magari all’inizio hai un’idea di calcio e poi ti adatti. L’allenatore deve essere bravo ad adattarsi ai giocatori che ha a disposizione e farli rendere al meglio. Si hanno dei giocatori che magari si pensa abbiano certe caratteristiche ma poi scopri che sono differenti e devi muoverti diversamente“.

Il tecnico bianconero ha poi parlato anche del motivo di errori anche banali commessi da giocatori importanti: “Ce lo stiamo spiegando. Però abbiamo fatto anche tanti falli stupidi che vengono da errori commessi e un tentativo di recupero. Poi si arriva a commettere questo tipo di errori“. L’allenatore però non perde la grinta: “Siamo incazzati, non voglio vedere nella faccia dei giocatori e nell’ambiente rassegnazione. Siamo la Juventus e non possiamo essere rassegnati, dobbiamo lottare fino alla fine“.

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