Serie A

Inter, Icardi: “De Boer? Situazione insopportabile. Terzo posto fattibile”

Mauro Icardi - Inter 2015/2016 - fotomenis.it

La situazione con De Boer era diventata insopportabile. I giocatori meno utilizzati erano davvero scontenti e non avevano neanche voglia di esultare con il gruppo“. Mauro Icardi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, parla del netto cambiamento dopo l’esonero di Frank De Boer. Il capitano nerazzurro, dopo aver lanciato una frecciata all’ex allenatore olandese, elogia il lavoro di Stefano Pioli: “Con lui l’aria è cambiata anche chi gioca poco si sente coinvolto nel progetto ed ha piacere di far parte di questo gruppo – spiega il centravanti dell’Inter – Ora toccherà a lui ed alla società scegliere come muoversi sul mercato in uscita. Quel che conta è il fatto che siamo tutti sulla stessa barca“.

Un Inter che punta in grande grazie al lavoro del Suning: “E‘ emozionante sentirsi così coinvolto. L’obiettivo della proprietà è quello di tornare in Champions. D’altronde è la storia nerazzurra che lo dice, con Moratti è stato così. La proprietà intende portare a Milano giocatori fantastici che ci aiuteranno nei nostri obiettivi”. Capitolo mercato, Gagliardini e… le dichiarazioni dell’agente di Jovetic: “Non conosco Gagliardini di persona ma l’ho visto giocare, lo accoglieremo volentieri. Io non faccio la formazione, è una cosa che non esiste. Altrimenti a cosa servirebbe avere un allenatore?

Gli obiettivi di una stagione partita in maniera difficoltosa: “Europa? Possiamo farcela, lo dice l’andamento di dicembre. Abbiamo vinto tre partite di fila ed abbiamo trovato l’equilibrio. Non mi preoccupa nessun avversario, dobbiamo pensare a noi stessi. Il terzo posto è alla nostra portata e sarebbe un imperdonabile errore farselo sfuggire“.

Gabigol delusione? Per Icardi bisogna aspettare: “E’ normale che la gente si attendesse di più da lui, si era creata un’immensa aspettativa quando era arrivato. Il calcio italiano chiede subito risposte mentre lui ha bisogno di lavorare giorno dopo giorno. Paragone con me? No, io sono cresciuto in Italia e la mia carriera l’ho costruita qui“.

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