Serie A

Il Milan torna alle vecchie abitudini: vittoria con rigore e gol di Leao, Torino troppo timido

Stefano Pioli - Foto Antonio Fraioli

Il Milan reagisce alla sconfitta subita contro la Juventus e rialza subito la testa battendo un’altra piemontese, ben meno temibile, come il Torino che però era segnalato in gran crescita nelle ultime uscite. Una vittoria arrivata quasi per inerzia quella dei rossoneri, consci più che mai dello “status” di squadra vincente che ormai è consapevole dei suoi mezzi e approccia “da grande” alle sfide di campionato contro un’avversaria non irresistibile.

Ed è una vittoria come se ne sono viste tante in stagione: autorevole, sì, sbloccata in contropiede e con merito, grazie alle giocate dei due che più di tutti stanno prendendo per mano la squadra di Pioli in questa stagione, vale a dire Theo Hernandez e Rafael Leao. Il nuovo che avanza, e che avanza davvero veloce. Due frecce a disposizione del tecnico rossonero, che nel suo arco però ha tanta compattezza difensiva e la capacità di gestire i momenti del match a livello psicologico.

E poi, c’è il solito calcio di rigore. Tantissimi quelli assegnati ai rossoneri, stavolta però davvero tanti dubbi sulla decisione del Var Guida di far rivedere un contatto molto lontano dall’essere falloso all’arbitro Maresca. Dal dischetto c’è il solito Kessie implacabile e come al solito – Juve a parte – almeno due gol per il Milan come sempre accaduto in questo campionato. E nel finale, riecco anche Calhanoglu e soprattutto Zlatan Ibrahimovic: è davvero una serata dolce. Va comunque sottolineato come la vittoria sia assolutamente meritata: passo indietro per il Torino dell’ex Giampaolo, che non riesce a fare lo sgambetto a chi lo ha esonerato dopo una vittoria. Granata timidi e con poche idee, e con un Belotti più in difesa – e suo malgrado falloso per l’arbitro in area su Brahim Diaz – che dove dovrebbe stare. Ma, come si dice spesso, non era questa la partita da cui portare a casa i tre punti.

SportFace